In difesa dei diritti dei precari della scuola: manifestazione nazionale 13 febbraio 2014
La FLC scende in piazza anche nelle regioni il 10 febbraio. Stabilizzazioni, retribuzioni, diritto al lavoro e all'abilitazione tra i temi delle iniziative.
I precari della scuola stanno vivendo in questi giorni ulteriori problemi in aggiunta a quelli che già determina la condizione di precarietà.
La FLC CGIL da tempo chiede un piano di stabilizzazioni per il personale docente ed ATA, per migliorare la qualità della scuola attraverso la continuità didattica e del servizio, ma anche la certezza dei diritti di chi lavorando nella scuola con regolari contratti, si trova nella condizione di dover elemosinare il pagamento dello stipendio e delle ferie non godute e la possibilità di abilitarsi.
La FLC CGIL organizza per giovedì 13 febbraio 2014, dalle ore 10,00 alle ore 13,00, davanti al MIUR, un presidio in difesa dei diritti dei precari della scuola, includendo tutte le tematiche aperte in questi giorni: pagamento stipendi e ferie, immissioni in ruolo e rispetto dei diritti contrattuali del personale docente ed ATA, piano di stabilizzazioni per avviare un percorso di riduzione del fenomeno del precariato strutturale, soluzione rapida dei problemi inerenti la frequenza dei PAS per i docenti non abilitati.
Poiché il problema dei PAS sta esplodendo in ogni regione la FLC CGIL ha anche indetto per il giorno 10 febbraio, in contemporanea in tutte le regioni, un sit in davanti alle università o all’USR chiamando a raccolta gli aspiranti ai PAS che in questi giorni ci stanno inviando numerose richieste di aiuto.
Come abbiamo già denunciato, i ritardi e gli ostacoli frapposti all'attivazione dei PAS stanno determinando gravi problemi, in particolare per i diplomati magistrali, per i docenti di strumento musicale, per gli ITP, ma anche, in alcune regioni, per altri insegnamenti.
In questa situazione potrebbe non essere garantito il lavoro a chi non sarà abilitato al momento della riapertura delle graduatorie, pur lavorando da anni nella scuola pubblica.
La FLC CGIL auspica che la solidarietà tra tutti i precari, al di là della collocazione nelle graduatorie, determini una partecipazione di massa, nella convinzione che la soluzione è nell’occupazione per tutti. La scuola pubblica ne ha bisogno.
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