I PAS devono essere attivati per tutti gli insegnamenti. La mobilitazione continua
Presidio il 10 gennaio 2014 alle ore 16 presso il Rettorato.
A cura della FLC CGIL Torino
Da anni i lavoratori della scuola subiscono una doppia espropriazione: una di tipo salariale dettata dai continui tagli e dal blocco dei riconoscimenti contrattuali, ed una data dall'assenza, sempre più marcata, di prospettiva non solo professionale. Migliaia di lavoratori sono sottoposti ad uno stato strutturale di incertezza che determina una vulnerabilità esistenziale ed impedisce ai singoli di progettare la propria vita, di proiettare nel futuro la propria esistenza rispetto ai bisogni, ma anche rispetto all'impegno che ciascuno ha garantito nella scuola e nel proprio percorso formativo. Assistiamo ad un processo di proletarizzazione dell'esistenza che frena progetti, aspirazioni, bisogni. Tutto ciò contribuisce a costruire un'esistenza non al riparo dalla continua incertezza di lavoro e di reddito. Donne e uomini minacciati nella loro possibilità di vita professionale, impoveriti economicamente e confinati in una condizione di permanente insicurezza. Sono i proletari della conoscenza, a cui viene richiesto impegno e motivazione nel lavoro senza un adeguato riconoscimento contrattuale e professionale. Sono lavoratrici e lavoratori che chiedono le necessarie abilitazioni che consentano loro di entrare in un percorso, non garantito, di stabilizzazione. Sono condizioni sociali ed economiche che ritroviamo in altri precari della scuola, nel personale ATA, sino ai precari della ricerca dell'Università La mobilitazione riguarda nello specifico questi lavoratori ma comprende una fascia più ampia di condizioni di vita e di lavoro. La lotta contro la proletarizzazione del lavoro della conoscenza e la precarietà unisce segmenti diversi del mondo del lavoro dell'istruzione. Dopo l'assemblea dei lavoratori precari di ieri la mobilitazione continua con il presidio di venerdì.
Questo presidio perché
- perché l'Università di Torino ha confermato l'indisponibilità per l'attivazione dei percorsi PAS per la scuola primaria e dell'infanzia e per tutte le lingue straniere moderne;
- perché questa decisione significa calpestare la dignità dei docenti che con l'esperienza maturata hanno acquisito una professionalità e che ora hanno diritto a completare la loro formazione con la teoria, per conseguire il titolo abilitante;
- perché viene a crearsi una discriminazione assurda! Perché mai chi ha lavorato sulla primaria in Piemonte non dovrebbe accedere al PAS e chi ha lavorato in altre regioni sì? O perché, all'interno dello stesso Piemonte, dovrebbe accedervi un docente di lettere o di matematica ma non di lingue?
Quindi chiediamo
- che vengano attivati tutti i percorsi PAS riservati al personale con tre anni di servizio, per tutti gli insegnamenti e su tutto il territorio nazionale così come stabilito dalla normativa;
- che gli orari dei corsi siano compatibili con le esigenze del personale in servizio;
- che i costi dei percorsi non siano discriminatori rispetto alle possibilità economiche dei lavoratori precari a cui sono rivolti.
Presidio
10 gennaio 2014 ore 16
Rettorato - Via Po 17 - Torino
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