FLC CGIL
Elezioni CSPI, si vota il 7 maggio 2024

https://www.flcgil.it/@3966452
Home » Attualità » Disegno di legge di bilancio: quasi azzerate le risorse stabili per i rinnovi dei contratti 2022-2024 dei settori pubblici

Disegno di legge di bilancio: quasi azzerate le risorse stabili per i rinnovi dei contratti 2022-2024 dei settori pubblici

1 miliardo una tantum per il 2023, zero per il 2024, 450 milioni per il 2025 (che rientrano nel CCNL 2025-2027).

05/12/2022
Decrease text size Increase  text size

L’analisi degli allegati al disegno di bilancio 2023, disegna un quadro sempre più preoccupante rispetto alle risorse per il rinnovo dei contratti pubblici 2022-2024.

Come è noto le risorse per “l'attuazione dei contratti del personale delle amministrazioni statali, ivi compreso il personale militare e quello dei corpi di polizia” sono allocate in uno specifico capitolo di bilancio del Ministero dell’Economia e delle Finanze. La legge di bilancio del 2022 (legge 234/22) ha stanziato 310 milioni di euro per il 2022 e 500 milioni per gli 2023 e 2024 a copertura dell’indennità di vacanza contrattuale. La legge di assestamento del bilancio 2022 (legge 111/22) ha confermato tali stanziamenti.

Con il disegno di legge di bilancio 2023, le risorse stabili per il periodo 2022-24 scendono a poco più di 198 milioni di euro, mentre viene istituito il nuovo piano gestionale dedicato al CCNL 2025-2027 che prevede 1 miliardo di euro una tantum per il 2023 (evidentemente considerato un’anticipazione) come stabilito dall’art. 62 del ddl di bilancio, zero per il 2024 e 450 milioni di euro per il 2025 (che rientrano nel CCNL 2025-2027).

Sembrerebbe pertanto che per 2022-2024 non vi siano risorse neanche per la copertura degli attuali meccanismi di incremento delle retribuzioni per il settore pubblico.

Si conferma invece che le risorse che saranno attribuite a seguito della definitiva sottoscrizione della parte economica del CCNL “Istruzione e Ricerca” ammontano ad oltre 5 miliardi di euro.

Per la tornata 2019-2021 riguardo al settore statale, rimangono ancora da attribuire risorse stabili per 2,251 miliardi di euro (la legge di assestamento ne prevedeva 3,485 miliardi).

È altresì confermata la consistenza del fondo da destinare alla contrattazione collettiva nazionale per l'armonizzazione della retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici, pari a 126 milioni di euro annui.