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Disegno di legge di bilancio 2023 tra riprogrammazioni, rifinanziamenti, definanziamenti, spending review: le ricadute sui settori della conoscenza

110 milioni in più per le scuole paritarie a decorrere dal 2024, tagli alla legge 440, riduzione delle risorse del fondo 0-6, stanziati fondi per i concorsi.

02/12/2022
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In base alle norme in vigore, al disegno di legge di bilancio deve essere allegato un prospetto conoscitivo degli effetti finanziari sui saldi di finanza pubblica derivanti da riprogrammazioni e da variazioni quantitative (definanziamenti e rifinanziamenti). Inoltre nella sezione II del DDL di bilancio sono indicati gli stanziamenti a legislazione vigente per il concorso al conseguimento degli obiettivi di risparmio di spesa (misure di spending review).

Gli interventi previsti sono molto significativi. Di seguito quelli più rilevanti.

Per le scuole paritarie sono previsti i seguenti rifinanziamenti

  • un incremento di 20 milioni di euro per il 2023 e di 40 milioni a decorrere dal 2024 quale contributo aggiuntivo in favore delle scuole dell’infanzia. Si tratta di una “variazione permanente”
  • la stabilizzazione dei 70 milioni di euro a decorrere dal 2024 del contributo previsto per gli alunni con disabilità frequentanti. Anche in uesto caso si tratta di variazione permanente. Per il solo 2023 i 70 milioni erano stati già stanziati.

In conseguenza di questi rifinanziamenti a decorrere dal 2024 le risorse stabili per le scuole paritarie passano da € 556.523.089 a € 666.523.089 con un incremento annuo di 110 milioni di euro.

Le risorse dedicate al sistema 0-6 di cui al DLgs 65/17 sono oggetto dei seguenti definanziamenti

  • 5 milioni di euro per il 2023 (il fondo passa da 249 a 244 milioni di euro)
  • 13,4 milioni di euro per il 2024 (il fondo si riduce a 235,6 milioni di euro)
  • 20,2 milioni di euro per il 2025 (il fondo si riduce a 228,8 milioni di euro)

A decorrere dal 2026 il fondo ammonterà a 230,8 milioni di euro.

Le risorse per l'arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa (Legge 440/97) sono oggetto dei seguenti definanziamenti: -3,13 milioni di euro per il 2023, -3,38 milioni di euro per il 2024, -2 milioni di euro per il 2025.

Per ciascuno degli anni 2024 e 2025 sono stanziati 10 milioni di euro per l’organizzazione dei concorsi del personale scolastico ivi compresi i dirigenti scolastici.

Le risorse per il Piano Nazionale di Formazione sono ridotte di 1,42 milioni di euro per il 2023, 2,16 milioni di euro per il 2024 e 12,09 milioni di euro a decorrere dal 2025.

Il Fondo per la promozione della cultura umanistica, del patrimonio artistico, della pratica artistica e musicale e della creatività passa da 3 a 1 milione di euro a decorrere dal 2023.

Il Fondo per l’attivazione dei corsi ad indirizzo jazzistico e dei nuovi linguaggi musicali nei licei musicali passa da 3 a 1 milione di euro a decorrere dal 2023.

Per l’alta formazione artistica e musicale il fondo istituito dalla Legge 508/99 è incrementato di 4 milioni di euro per il 2023 e di 3 milioni a decorrere dal 2024. Le risorse sono finalizzate alla copertura delle spese delle istituzioni per il caro bollette.

Riguardo alla misure di spending review

  • il Ministero dell’Istruzione contribuisce con le seguenti riduzioni di spesa:
    • 22,5 milioni di euro per il 2023
    • 33,6 milioni di euro per il 2024
    • 49,2 milioni di euro per il 2025.
  • il Ministero dell’Università e della Ricerca contribuisce con le seguenti riduzioni di spesa:
    • 1,3 milioni di euro per il 2023
    • 7,3 milioni di euro per il 2024
    • 10 milioni di euro per il 2025.