Esiti delle immissioni in ruolo dei docenti 2019/2020: oltre 30 mila cattedre non assegnate
Confermato il trend negativo dei posti non assegnati durante le nomine in ruolo.
Secondo i dati forniti dal MIUR, quest’anno a fronte di un contingente pari a 53.627 posti, sono state effettuate 21.236 assunzioni, pari all’incirca al 40% delle disponibilità.
Il contingente, tra l’altro, era già stato ridotto dal Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) di 5 mila unità rispetto ai posti effettivamente disponibili, ragion per cui quelle cattedre si andranno a sommare a quelle che dovranno andare a supplenza.
Regione |
Accantonamenti su Provincia (DM 631) |
DDG 85/2018 (docenti che hanno superato 3 anno FIT 2018/19) |
Contingente 2019/20 (già decurtato di 5000 unità dal MEF) |
Nomine acquisite a SIDI |
ABRUZZO |
68 |
13 |
965 |
742 |
BASILICATA |
118 |
56 |
426 |
338 |
CALABRIA |
286 |
77 |
1.085 |
1.078 |
CAMPANIA |
320 |
214 |
2.904 |
2.582 |
EMILIA ROMAGNA |
519 |
332 |
5.028 |
3.041 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
66 |
73 |
1.337 |
744 |
LAZIO |
502 |
34 |
4.624 |
2.625 |
LIGURIA |
223 |
230 |
1.745 |
1.002 |
LOMBARDIA |
1.639 |
2.998 |
11.440 |
7.048 |
MARCHE |
118 |
34 |
1.358 |
899 |
MOLISE |
55 |
22 |
192 |
172 |
PIEMONTE |
217 |
1.448 |
4.650 |
2.715 |
PUGLIA |
350 |
143 |
2.106 |
1.731 |
SARDEGNA |
66 |
160 |
1.828 |
898 |
SICILIA |
204 |
142 |
2.137 |
1.530 |
TOSCANA |
220 |
326 |
5.444 |
3.069 |
UMBRIA |
60 |
6 |
746 |
542 |
VENETO |
611 |
440 |
5.612 |
2.870 |
TOTALE |
5.642 |
6.748 |
53.627 |
33.626 |
Fonte MIUR
Ai posti non attribuiti durante le nomine in ruolo bisogna sommare ulteriori 48 mila posti in deroga su sostegno e altri 12 mila posti di organico di fatto (entrambi autorizzati in aggiunta al cosiddetto organico di diritto), che andranno a supplenza con incarichi al 30 giugno. Infine i 10 mila posti dei pensionamenti di Quota-100, le cui pratiche sono state gestite tardivamente dall’INPS per cui i posti non sono rientrati nel contingente delle immissioni in ruolo.
Posti del contingente non assegnati |
posti non autorizzati dal MEF |
Deroghe su sostegno |
Organico di fatto |
Pensionamenti rimasti fuori dal contingente |
Totale |
|
supplenze al 31 agosto |
32.391 |
5.000 |
9.998 |
107.467 |
||
supple30 giugno |
48.078 |
12.000 |
Le nostre riflessioni, le nostre proposte
Attraverso questi dati possiamo toccare la miopia del sistema di reclutamento, a cui manca davvero una visione d’insieme complessiva e programmatica.
In questo quadro l’avvio del decreto sui precari è il primo passo da compiere: un segnale da dare alla scuola.
Accanto alla procedura straordinaria va avviato il concorso ordinario, per dare risposte ai laureati e a coloro che non rientrano nei requisiti del concorso straordinario. Vi sono poi alcune criticità del nuovo sistema di reclutamento a regime, che andrebbero superate. Ad esempio i 24 CFU: pensati per dare una preparazione iniziale nel campo pedagogico/didattico, sono diventati lo strumento di un grande giro di affari che poco o nulla ha apportato in termini di formazione. Manca poi, nell’ambito del concorso ordinario, una solida formazione didattica per coloro che entreranno in ruolo, e questo è senza dubbio un passo indietro rispetto alla professionalità docente.
Non bisogna dimenticarsi dei docenti del concorso 2016 e 2018 che hanno pochi sbocchi nelle regioni in cui sono collocati in graduatoria, che potrebbero essere assunti fuori regione, rimuovendo il blocco di 5 anni su scuola che è una misura iniqua e un’invasione nel campo contrattuale della mobilità.
Va inoltre al più presto avviato un confronto con il MIUR, che ponga al centro alcune questioni rilevanti:
- il tema delle MAD, che stanno mettendo in seria difficoltà il funzionamento delle segreterie
- la definizione di contingenti adeguati per i corsi di laurea in Scienze della formazione primaria
- l’emergenza relativa al sostegno, in termini di cattedre scoperte e risposte da dare a specializzati e specializzandi che vorrebbero lavorare nella scuola stabilmente, vista la carenza che c’è in questo settore. Bisogna avviare, come nel 2013 un grande piano di stabilizzazione dei posti di sostegno, e individuare misure per assumere con procedure semplificate i docenti specializzati.
Nei prossimi giorni ritorneremo su questi argomenti con approfondimenti specifici.
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