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PNRR: CGIL e FLC ripristinare le relazioni sindacali e applicare il contratto, potenziare gli organici. No alla riduzione dell’offerta formativa

Giudizio critico sulla sperimentazione sui tecnici e professionali. La CGIL e la FLC CGIL hanno chiesto inoltre la proroga delle scadenze più immediate, il potenziamento degli organici di scuola coinvolti nella gestione dei progetti PNRR e negoziazione con il sindacato nelle scelte attuative.

31/05/2023
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Il giorno 31 maggio 2023 si è tenuto l’incontro tra il Ministro Valditara e le confederazioni CGIL, CISL e UIL insieme alle rispettive categorie, per discutere le problematiche relative all’attuazione dei progetti PNRR del settore scuola, a seguito di specifica richiesta.

In apertura il Ministro ha illustrato la proposta di sperimentazione di riforma degli istituti tecnici e professionali, su base volontaria per le singole scuole. La riforma prevede, tra le altre cose, la possibilità di assumere, con contratto a termine, professionisti ed esperti provenienti dalle imprese per arricchire l’offerta formativa degli alunni, percorsi di studio quadriennali con il completamento della formazione, a livello terziario, negli ITS Academy, la valorizzazione dei percorsi PCTO anche per favorire il passaggio degli alunni nel mondo del lavoro, il rafforzamento dell’apprendistato di primo livello, rafforzamento dell’internazionalizzazione. Il provvedimento richiede una serie di interventi normativi.

La riunione è poi proseguita con l’intervento del Capo di Gabinetto Dott. Recinto che ha fatto una informativa sulle principali misure attuative del PNRR in particolare adempimenti delle scuole, messa in sicurezza degli edifici scolastici e stato di avanzamento delle mense scolastiche, proroga al 31 luglio del termine per l’individuazione dei fornitori ed ITS.

Le nostre valutazioni

Nuova filiera della formazione tecnico-professionale

Non è possibile entrare nel merito di una proposta che è stata presentata solo oggi per sommi capi, senza aver potuto consultare preventivamente un testo scritto.

Ciò che si è compreso, dal taglio di un anno negli istituti professionali all’utilizzazione di esperti esterni per particolari discipline professionalizzanti, ci lascia molto critici. Così come ci preoccupa l’accentuazione che si vuole dare a questi istituti rispetto alle esigenze dell’immediata occupabilità a discapito del peso e della funzione della formazione generale. Così come non è chiaro il destino dei docenti e del restante personale che si vedrà decurtare l’organico di un anno scolastico. Inoltre, tale modello rischia di contestualizzare l’offerta formativa territoriale senza collegare la filiera tecnico e professionale alle prospettive di trasformazione produttiva e di transizione e alle nuove politiche industriali, penalizzando una parte del paese. Prima di procedere ad ulteriori sperimentazioni di riduzione del percorso scolastico sarebbe utile fare una valutazione sugli esiti della sperimentazione sul liceo quadriennale.

Ma su tutto questo la FLC CGIL e la CGIL si sono riservati di presentare puntuali osservazioni una volta conosciuti i testi scritti e nell’ambito dei tavoli tecnici che affronteranno anche la riforma ordinaria dei tecnici e professionali.

PNRR

La CGIL e la FLC CGIL hanno evidenziato che è interesse del Paese e della scuola riuscire a impegnare e spendere al meglio tutte le risorse del PNRR. Ma per fare questo occorre un di più di impegno e di condivisione tra le diverse forze in campo.

Le scuole sono sovraccaricate di lavoro poiché alle attività ordinarie - già di per sé complesse in specie in questa parte di anno scolastico - si è aggiunta una mole considerevole di impegni necessaria per l’avvio dei progetti relativi al PNRR: da quelli per il contrasto alla dispersione scolastica, all’innovazione tecnologica e didattica, allo sviluppo delle discipline stem, alla digitalizzazione dell’amministrazione, alla formazione del personale, ecc.

La prospettiva di un nuovo dimensionamento scolastico, che comporta la riduzione del numero delle scuole autonome, rischia di aggravare le condizioni di funzionamento delle scuole e di lavoro del personale. Su questo punto stante il mancato accordo in conferenza unificata Stato-Regioni, il Ministero procederà unilateralmente con proprio decreto.

ITS

È stato appena firmato il decreto che distribuisce ulteriori 700 milioni di euro del PNRR a 125 istituti per finanziare l’offerta didattica del sistema delle Fondazioni ITS Academy. I prime tre decreti attuativi (dei 19 previsti) relativi a questo progetto sono stati emanati senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali.

La nostra organizzazione ha denunciato il fatto che su tutta la partita dei fondi del PNRR e delle riforme conseguenti non si sono svolte adeguate relazioni sindacali come previsto dai Regolamenti europei, dalle norma sulla governance e da Protocollo sulla partecipazione e confronto sottoscritto nel 2021 a Palazzo Chigi. Riteniamo inoltre una lesione delle prerogative contrattuali, aver distribuito le risorse della formazione senza passaggio negoziale. Oltre a prevedere puntuali osservazioni nell’ambito dei tavoli tecnici, attiveremo tutti gli strumenti a nostra disposizione sia per garantire il diritto allo studio e per difendere le dotazioni organiche e per rispristinare tutte le prerogative contrattuali.