Pagamento supplenti: il Governo non paga. MIUR e MEF si rimpallano le responsabilità
Stiamo continuamente sollecitando il MIUR a intervenire e non ci interessa sapere di chi è la responsabilità. I lavoratori precari vanno pagati subito.


Nonostante le rassicuranti dichiarazioni dei politici di turno (Davide Faraone e Gabriele Toccafondi) continuano a perdurare i gravi problemi di liquidazione e i pagamenti a singhiozzo del personale supplente.
Sono oramai innumerevoli le richieste di aiuto quotidiano da parte dei lavoratori precari, che si rivolgono ai sindacati, e le segnalazioni da parte delle scuole, impotenti ad agire dopo il caricamento del contratto e il controllo sullo stato di lavorazione della rata, dal momento che una volta autorizzati, i pagamenti sono tutti in carico a NoiPA.
La FLC CGIL sta continuamente inviando segnalazioni di tutti i problemi, sia al Dipartimento delle politiche finanziarie che al Dipartimento dei sistemi informativi, e sta costantemente sollecitando il MIUR a intervenire col MEF. Ma i due ministeri si rimpallano le responsabilità e i supplenti rimangono senza stipendio.
Secondo il MEF i ritardi dei pagamenti sarebbero da imputare al MIUR nella quasi totalità dei casi. Sul sito di NoiPA risultano le seguenti date di emissione:
- venerdì 11 marzo emissione pagamenti urgenti
- martedì 15 marzo emissione speciale compensi vari
- venerdì 18 marzo emissione pagamenti urgenti
- giovedì 31 marzo emissione ordinaria delle competenze relative alla rata di aprile.
Non è dello stesso avviso il Ministero dell’Istruzione, da noi interpellato, per il quale il problema non deriva da una mancanza di fondi poiché i soldi sono già stati caricati sui POS delle scuole per arrivare fino a giugno, ma dal fatto che NoiPA sta facendo slittare di continuo, non rispettandole, le date di emissione dei cedolini. Per le vie brevi abbiamo avuto l’informazione che il MIUR sarebbe intervenuto col Ministero dell’Economia chiedendo spiegazioni.
MIUR e MEF sono un’articolazione di uno stesso Governo che evidentemente giocano al buono e il cattivo senza venire a capo della loro inaccettabile inefficienza che ormai dura, con alti e bassi, da settembre 2015. Ma alla mancata liquidazione delle supplenze si aggiungono altre problematiche da sempre discusse e poste all’attenzione del MIUR, che, quasi come in una folle coazione a ripetere, non vuole saperne di auto correggersi e fare le cose per bene. Infatti, persistono ancora le seguenti questioni su cui l’Amministrazione aveva preso l’impegno di intervenire in maniera risolutiva: difficoltà nella gestione giuridica dei contratti che deriva da una incoerente traduzione a sistema informatico (SIDI) delle norme contrattuali che non vengono correttamente applicate (vedi pagamento sabato e domenica, etc…); iter dei controlli interni; gestione dei tempi di liquidazione da parte del MEF; interventi impropri delle Ragionerie territoriali che si sentono autorizzate e fare il bello e il cattivo tempo senza che nessuno dia loro delle direttive precise.
Quel che rimane alla fine è che molti precari e molti lavoratori docenti e ATA quotidianamente sono costretti a lavorare senza vedersi garantita la certezza del proprio salario.
A tutti questi lavoratori ribadiamo ancora una volta che, in caso di persistenza della mancata corresponsione dello stipendio, possono ricorrere al decreto ingiuntivo, rivolgendosi alle nostre sedi territoriali.
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