Call veloce: la scadenza è fissata al 2 settembre ma ci sono diversi malfunzionamenti del sistema
I lavoratori ci segnalano numerose disfunzioni in una procedura molto delicata da cui dipende l'assunzione a tempo indeterminato del personale
Il Decreto ministeriale 25 dell’8 giugno 2020, che ha regolamentato la procedura di assunzione denominata “call veloce”, ha previsto che possano presentare domanda i docenti inseriti in GAE oppure nelle graduatorie di merito dei concorsi (GM 2016, GM2018 e nelle GMRE 2018, GM del personale educativo) per ottenere l'assunzione in ruolo in una provincia o regione diversa da quella di attuale inserimento.
Le assunzioni da call veloce possono essere fatte sui posti che non sono stati coperti nella fase delle immissioni in ruolo "tradizionali" per mancanza di aspiranti nelle graduatorie concorsuali della regione o nelle GAE della provincia. I docenti interessati presentano la domanda sul sistema POLIS istanze on- line, sulla base delle disponibilità di posti che gli Uffici Scolastici Regionali pubblicano sui propri siti.
Ricordiamo che se si rifiuta una nomina in ruolo da Call veloce si resta comunque inseriti nelle graduatorie finalizzate alle immissioni in ruolo nella regione o nella provincia di provenienza. Inoltre si resta inseriti in tutte le graduatorie finalizzate alla stipula di una supplenza annuale o temporanea (GPS e GI).
Inoltre l'eventuale rifiuto alla nomina in ruolo per l’a s. 2020/21 nella procedura di Call veloce non pregiudica la partecipazione alla Call veloce per il prossimo anno scolastico.
Se si accetta la nomina in ruolo all'esito positivo dell’anno di prova-formazione si verrà cancellati da tutte le graduatorie in cui si è inseriti per la stipula di contratti a tempo indeterminato ( Graduatorie di merito regionali dei concorsi riservati e GAE) e determinato ( GAE, GPS prima fascia e GI), ad eccezione delle graduatorie dei concorsi ordinari per titoli ed esami diverse da quella che ha dato luogo all'immissione in ruolo.
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