Taglio del cuneo fiscale: la platea dei beneficiari
Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze i beneficiari saranno quasi 16 milioni. Oggi beneficiano del “Bonus 80 euro” 11,7 milioni di lavoratori dipendenti.
Dal 1° luglio 2020 sono diventate operative le norme del decreto-legge 5 febbraio 2020, n. 3 convertito in legge dall’articolo 1 comma 1 della legge 2 aprile 2020 n. 21 che introducono misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente. Qui il testo del decreto legge coordinato con la legge di conversione.
Approfondisci il tema del taglio del cuneo fiscale
Il decreto, in attuazione della legge di bilancio per il 2020 (articolo 1 comma 7 della legge 27 dicembre 2019, n. 160) che ha stanziato 3 miliardi di euro per il 2020 per la riduzione del cuneo fiscale sugli stipendi dei lavoratori dipendenti, interviene per rideterminare l’importo ed estendere la platea dei percettori dell’attuale “bonus Irpef”.
Le norme introducono
- a partire da luglio 2020 e nelle more di una revisione degli strumenti di sostegno al reddito, una somma a titolo di trattamento integrativo, che non concorre alla formazione del reddito, per i percettori di redditi di lavoro dipendente fino a 28 mila euro l’anno
- per il periodo luglio - dicembre 2020, in vista di una revisione strutturale del sistema delle detrazioni fiscali, una ulteriore detrazione per i percettori di redditi di lavoro dipendente sopra i 28 mila euro e fino a 40 mila l’anno.
Il Ministero dell’Economia, sulla base delle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nell'anno 2018, ha reso noto i dati di coloro che beneficeranno del nuovo Bonus Irpef raffrontandoli con i dati relativi a coloro che hanno beneficiato del “Bonus 80 euro”.
A fronte degli attuali 11,7 milioni di lavoratori che usufruiscono del “Bonus 80 euro”, beneficeranno del taglio del cuneo fiscale altri 4,2 milioni di lavoratori come si evince dalla seguente tabella
Distribuzione per classi di reddito del numero di beneficiari del Bonus Irpef (percettori del beneficio attuale e percettori del nuovo beneficio) |
|||
CLASSI DI REDDITO (euro) | |||
Numero beneficiari attuali | Numero nuovi beneficiari | Totale beneficiari | |
fino a 24.600* | 10.778.173 | 0 | 10.778.173 |
da 24.600 a 26.600 | 920.465 | 406 | 920.871 |
da 26.600 a 28.000** | 0 | 695.040 | 695.040 |
da 28.000 a 35.000** | 0 | 2.533.492 | 2.533.492 |
oltre 35.000 | 0 | 958.822 | 958.822 |
TOTALE | 11.698.638 | 4.187.760 | 15.886.398 |
Nel settore pubblico, la riduzione delle tasse in busta paga interesserà, nel 2020, quasi 3 milioni di dipendenti. Oltre il 54% dei beneficiari appartengono ai comparti sanità e scuola. Nel settore privato, la platea di coloro che godranno di retribuzioni più elevate conta circa 12,9 milioni di lavoratori.
Numero contribuenti | Reddito medio annuo | Beneficio lavoratore medio prima della riforma |
Beneficio lavoratore medio dopo la riforma |
|
Operai | 6.700.000 | 21.166 | 960 | 1.200 |
Dipendenti pubblici (esclusi i dirigenti) | 2.900.000 | 29.176 | 0 | 1.162 |
Infermieri sanità pubblica | 267.500 | 29.751 | 0 | 1.142 |
Insegnanti scuola pubblica | 906.600 | 27.022 | 0 | 1.200 |
Personale ATA scuola pubblica | 211.500 | 20.204 | 960 | 1.200 |
Come sottolineato dalla CGIL, si tratta di un importante segnale, una risposta per le lavoratrici e i lavoratori che, in una fase difficilissima per tutto il Paese, vedranno meglio tutelato il loro reddito. Ora occorre andare avanti per ottenere un sistema più equo e progressivo.
Vogliamo una riforma fiscale per:
- rivedere complessivamente le aliquote, il sistema delle detrazioni e incrementare il sostegno ai lavoratori con figli;
- detassare gli aumenti contrattuali per sostenere la contrattazione;
- intervenire sulle tante ingiustizie fiscali affermando il principio della progressività: chi ha di più deve pagare di più
- continuare ad abbassare le tasse ai lavoratori ed estendere la riduzione fiscale ai pensionati;
- rendere effettive le misure sul contrasto all'evasione per recuperare risorse e abbassare le tasse sul lavoro e sulle pensioni e per creare lavoro di qualità per giovani e donne;
- intervenire sui lavoratori poveri e sugli incapienti, anche cancellando nei settori privati della conoscenza contratti pirata e i part-time involontari, rafforzando il sistema di welfare con nuove misure sociali.
A questo link un approfondimento sul tema del taglio del cuneo fiscale.
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