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Sciopero 20 maggio: grande giornata di mobilitazione per tutti i lavoratori della ricerca, dell’università e dell’AFAM

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato con noi a questo importante appuntamento.

20/05/2016
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FLC CGIL - UIL RUA

Il 20 maggio 2016 è stata una grande giornata di sciopero e di mobilitazione per tutti i lavoratori della Ricerca dell’Università e dell’Afam che insieme alla scuola sono scesi in piazza. Molti gli interventi di ricercatori e tecnici, precari e amministrativi e lettori CEL che si sono susseguiti durante il sit-in svolto questa mattina davanti al Miur.

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Tanti i punti cruciali delle vertenze toccati:

  • Contratto di lavoro, fermo da 7 anni, con pochi soldi e troppe leggi per Università e Ricerca, mancanza delle norme necessarie per l’AFAM;
  • Tagli alle risorse economiche ordinarie, finanziamenti a termine e pre-orientati;
  • Nessun progetto per le stabilizzazioni e reclutamento a regime per il Precariato eccellente che c’è nei nostri settori.

Alle 12 i lavoratori e le lavoratrici si sono spostati sotto Palazzo Vidoni, sede del Ministero della Funzione Pubblica, dove una delegazione è stata ricevuta dal gabinetto del Ministro. Dall’incontro scaturito con la Funzione Pubblica rileviamo che alcuni segnali sono stati recepiti. Tra questi, la messa a fuoco della necessità:

  • di un confronto con il sindacato, finora negato,
  • di una Governance più coesa, che oggi manca,
  • di una revisione dei documenti inerenti le deleghe, a partire da uno “status” non meglio definito,
  • di una attenzione diversa sul sistema di finanziamento e di tagli nei nostri settori,
  • della necessità di trattare questi settori con particolare attenzione alla loro specificità, a partire dal prossimo rinnovo contrattuale,
  • di trovare soluzioni ad un contratto che deve avere norme e risorse economiche adeguate,
  • di sostenere e garantire il precariato (che già c’è) a prescindere da quello “che verrà”,
  • di garantire una carriera ora negata,
  • di chiudere col passato quando si parla di debiti con il MEF, e ripartire con regole certe da domani.

Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato con noi a questo importante appuntamento. Ovviamente la stagione delle rivendicazioni non finisce qui: se non arriveranno risposte adeguate proseguiremo la mobilitazione fino ad arrivare ad uno sciopero che chiederemo sia unitario e generale di tutto il mondo del lavoro.