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Quale Garante per l'infanzia e l'adolescenza in Italia?

Una figura autonoma da ogni altro potere, con un preciso ruolo di denuncia, proposta e mediazione fra tutti i soggetti che si occupano dei minori in Italia

09/12/2008
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Lo scorso 20 novembresi è celebrata, anche in Italia, "La Giornata Mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza"

Ma, nonostante le tante iniziative e le dichiarazioni di principio che a più riprese si svolgono sui temi dei diritti dei minori, l'esercizio di tali diritti, come affermati nella Costituzione e nelle Convenzioni internazionali, non trovano riscontro nelle scelte politiche, sociali ed economiche del nostro governo.

Nello scorso mese di luglio il governo ha dato il via libera al disegno di legge, presentato dal ministro delle pari opportunità, relativo all'istituzione della figura del Garante anche nel nostro Paese. Una cosa apprezzabile dal momento che tutti concordano sulla necessità di avere una figura autonoma ed autorevole in grado di agire in nome e per conto dei minori presenti sul nostro territorio, soprattutto di quei tanti, italiani e stranieri, che vivono in condizioni di disagio. Peraltro, va ricordato che nella passata legislatura è stato elaborato, da parte dell'attuale opposizione, un ddl (n. 811) comunicato al Senato in data 23 giugno 2008 relativo all'istituzione del Garante. Il testo di quel disegno di legge è stato frutto di un'ampia discussione che ha saputo raccogliere il contributo di tutti i soggetti in campo. Ovviamente, il citato disegno di legge non è neanche stato preso in considerazione dall'attuale governo, nella definizione della proposta del Ministro Carfagna.

Ma nel nostro Paese cresce l'esigenza di fissare una soglia di diritti universali per i bambini e gli adolescenti, anche a fronte dei noti provvedimenti (tra il separatismo ed il razzismo) contro i minori stranieri prodotti dall'attuale governo. Nel gravissimo contesto nel quale si muove la nostra società, le scelte economiche di un Paese che guarda al futuro dovrebbero essere ancora più attente alla difesa delle fasce più deboli che non hanno tutele e che rischiano di pagare più di altri le conseguenze di un disagio sociale, che va sempre più crescendo. Ed è proprio a fronte di questo complicato e preoccupante scenario che si è svolto oggi un incontro, promosso dall'opposizione, nel quale, i relatori oltre a ripercorrere i punti salienti del testo del disegno di legge n. 811, chiedono che nel Parlamento e nel Paese si possa discutere con i necessari tempi e con pari dignità di un tema così delicato; che sia chiarito che il Garante non può essere sottomesso a nessuna gerarchia politica o istituzionale e che debba essere dotato di risorse idonee allo svolgimento del proprio ruolo. Negli interventi si è ribadita la necessità che la figura del garante venga estesa anche a livello regionale, nell'ottica di quanto prevede il Titolo V della Costituzione in tema di decentramento di poteri e servizi alle Regioni. Ed è anche per questo che si deve operare per l'istituzione di una "Conferenza dei garanti", coordinata dall'analogo livello nazionale in grado di costruire una rete di tutti i livelli regionali e di tutti i soggetti sociali interessati, che sappiano tradurre principi costituzionali e livelli essenziali, definiti dallo Stato, in una vera azione di tutela dei diritti universali di tutti i minori presenti nel nostro Paese.

Roma, 9 dicembre 2008