Libertà accademica e qualità del lavoro nell’Università e nella ricerca
La sintesi dei lavori del Comitato permanente sull’istruzione e la ricerca dell’Internazionale a Bruxelles
Si è tenuto a Bruxelles il 27 e il 28 febbraio 2024 l’incontro semestrale del Comitato permanente sull’istruzione e la ricerca dell’Internazionale dell’European Trade Union Committee for Education (HERSC - High Education and Research Standing Committee). Il Comitato riunisce 45 organizzazioni che organizzano e rappresentano il personale del settore dell’istruzione superiore e della ricerca nel contesto europeo. L'HERSC si riunisce due volte l'anno. Alla riunione hanno partecipato 43 delegati in rappresentanza di 34 organizzazioni sindacali provenienti da oltre 18 paesi. La FLC CGIL è la sola organizzazione presente per l’Italia, ed esprime una delle due vicepresidenze del comitato. Agenda dei lavori.
Così come nella precedente riunione, il tema più importante in discussione è stato la prossima Conferenza Ministeriale dello Spazio Europeo per l’Istruzione e la Ricerca (EHEA) che si terrà a Tirana il 29-30 maggio 2024. In particolare, si sono discusse le bozze della Dichiarazione congiunta che sarà approvata dai ministri dell’istruzione superiore e della ricerca (è possibile scaricare la bozza di lavoro, e altri documenti, al seguente link) e dello Statement of the EHEA Global Policy Forum che accompagnerà la il Global policy forum.
Per entrambi i documenti, ETUCE ha proposto una serie di emendamenti e integrazione ai testi per mettere in maggiore risalto i temi del finanziamento pubblico al sistema dell’istruzione superiore e della ricerca, la difesa della libertà accademica e dell’autonomia istituzionale, il contrasto alla precarizzazione e la necessità di carriere stabili.
Nello specifico, ETUCE chiede ai ministri di impegnarsi a raggiungere i seguenti obiettivi:
- rafforzare la libertà accademica e l'autonomia istituzionale,
- garantire investimenti e finanziamenti pubblici sostenibili e a lungo termine nell'istruzione superiore e nella ricerca,
- rendere le carriere attraenti, assicurando stipendi adeguati, pensioni eque, buone condizioni di lavoro, e garantendo la stabilità del lavoro, percorsi di carriera affidabili e pari opportunità per il personale dell'istruzione superiore e della ricerca.
- Rafforzare la governance collegiale e un dialogo sociale efficace con i sindacati del personale accademico dell'istruzione superiore.
In questi anni, su tutti questi temi ETUCE e le organizzazioni aderenti hanno organizzato una serie di campagne europee di informazione e mobilitazione, estremamente partecipate, che hanno affiancato le tante lotte dei sindacai europei nei singli paesi: tra queste le più recenti sono quelle dedicate all’academic freedom, alle attractive careers. Susan Flocken, segretaria generale di ETUCE, ha relazionato sullo stato di avanzamento delle diverse campagne, in particolare quella sulla attractive careers, presentando le linee generali di un prossimo policy paper.
ETUCE, attraverso l’HERSC, ha pure preparato un documento alternativo al testo della conferenza Ministeriale – ETUCE Call to Ministers of the Bologna Process – che sarà firmato da tutte le organizzazioni aderenti e che costituisce la piattaforma politica comune dei sindacati europei per il prossimo triennio. Il documento interviene sulle carenze del testo della conferenza ministeriale che, a parere dei sindacati, ne indeboliscono la portata per ribadire una diversa idea del Processo di Bologna, dello Spazio Europeo dell’Istruzione superiore e della Ricerca, di Europa politica.
La riunione del comitato è anche l’occasione per fare il punto sugli sviluppi delle politiche di dialogo sociale, laddove esistono, nei singoli paesi. Il confronto è stato organizzato a partire da due casi studio molti diversi: quello svedese presentato da Karin Åmossa, del SULF, e quello italiano presentato da Alessandro Arienzo per la nostra organizzazione. Se in Svezia il confronto tra il governo e le organizzazioni sindacali è continuo e non è limitato a materie di contrattazione, in Italia il dialogo sociale è estremamente limitato, quando non del tutto assente, e lo strumento principale che i lavoratori e le loro organizzazioni hanno a propria disposizione resta la capacità di mobilitare.
Ai lavori dell’Hersc ha quindi partecipato Kinga Szuly per la Commissione Europea cha presentato le linee generali delle iniziative prossime della Commissione relativamente alla iniziativa per la definizione di Joint European degree nonché le linee generali delle future raccomandazioni del Consiglio su Attractive and sustainable careers in Higher Education e European quality assurance and recognition system.
Il prossimo congresso ETUCE che si terrà a Budva (Macedonia) in novembre dovrà riprendere e rilanciare le campagne For a better future of higher education and research lanciata nel 2021 e riprendere quella su Strenghtening academic freedom in Europe organizzata nel 2018. Il Congresso dovrà anche rinnovare tutti gli organismi dirigenti di ETUCE e definire una nuova agenda politica per le organizzazioni sindacali europee nel quadro delle iniziative dell’Internazionale dell’Educazione. Al termine dei lavori Sonia Grigt dell’IE ha quindi introdotto il Congresso Mondiale dell’Internazionale dell’educazione che si terrà a luglio 2024 a Buenos Aires. Anche in quel caso si prevede il complessivo rinnovo degli organismi dirigenti e la definizione di un documento con le linee politiche e strategiche dei sindacati mondiali dell’educazione per i prossimi anni.
La prossima seduta del Comitato HERSC si terrà nuovamente a Bruxelles i prossimi 25 e 26 settembre 2024.