FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3850649
Home » Attualità » Europa e Mondo » Istruzione, preparare i giovani europei alle sfide del XXI° secolo

Istruzione, preparare i giovani europei alle sfide del XXI° secolo

Ordine del giorno in materia scolastica al fine di migliorare le competenze per il XXI° secolo.

30/07/2008
Decrease text size Increase  text size

Il 3 luglio 2008 la Commissione europea ha comunicato al Parlamento, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni un ordine del giorno per la cooperazione europea in materia scolastica al fine di migliorare le competenze per il XXI° secolo.

Lo scopo di questa comunicazione è quello di preparare i giovani europei alle sfide del XXI° secolo.

Punti salienti

  • Il sistema educativo deve concentrarsi sulle competenze e rendere disponibili, a tutti, le competenze fondamentali. E' quindi determinante sviluppare appieno il potenziale di innovazione e creatività dei cittadini europei.

  • Bisogna generalizzare l'accesso ad un'istruzione prescolare di elevata qualità.

  • Vanno valorizzati gli approcci personalizzati all'apprendimento ed è necessaria una seria valutazione dei risultati.

  • L'apprendimento deve garantire a tutti gli studenti una elevata qualità e migliorare le possibilità di apprendimento precoce.

  • I sistemi scolastici devono essere più equi e va ridotta in misura apprezzabile l'abbandono prematuro degli studi (APS).

  • L'inserimento nel sistema degli allievi con esigenze specifiche senza tralasciare il loro sostegno richiede un ripensamento politico, al fine di organizzare il sostegno all'apprendimento, migliorare la collaborazione tra le scuole ed altri servizi e attuare l'apprendimento personalizzato. Un sostegno tempestivo e flessibile può aiutare chi soffre di difficoltà di apprendimento o di adattamento temporanee a riguadagnare terreno, anziché trasferirlo verso enti d'istruzione separati.

Le scuole vanno messe in condizione di potersi adattare continuamente al cambiare delle circostanze e delle esigenze di allievi, personale e genitori, i loro partner chiave.
Le reti tra scuole (ad esempio le partnership scolastiche Comenius, o eTwinning) possono accelerare questa tendenza all'innovazione.

Un processo sistematico e ciclico di autovalutazione può efficacemente aiutare le scuole a indirizzare il cambiamento. Il Consiglio ha concluso che le scuole dovrebbero evolvere in "Comunità dell'apprendimento". Sempre più scuole stanno aprendo i propri locali alla comunità locale nel senso più vasto del termine e intensificando i collegamenti con le imprese locali.

Recentemente in Europa è stato attuato un ampio ventaglio di riforme volte ad aumentare l'autonomia delle scuole. Bisogna però lavorare ancora sui benefici qualitativi dei diversi tipi di autonomia, sui loro collegamenti con il rendimento scolastico degli allievi, sull'introduzione di esami esterni, sulla responsabilità e sulla scelta nonché sul rafforzamento dell'autonomia ai fini dell'equità del sistema.

I paesi europei devono pensare allo sviluppo delle scuole e dell'apprendimento valorizzando anche le professionalità dei Docenti e del personale scolastico.
Competenze e qualifiche dei Docenti vanno sostenute e rinforzate.

Incentivi ed investimenti per la formazione e lo sviluppo permanente sono carenti. In linea generale il tempo trascorso in formazioni sul campo è minimo, e molti Stati membri non offrono alcun sostegno sistematico ai nuovi insegnanti.

Sul miglioramento della qualità dell'istruzione degli insegnanti, la Commissione propone di incentrare la futura cooperazione sugli aspetti seguenti:

  • assicurare che l'istruzione iniziale degli insegnanti, il loro avviamento alla carriera e il loro sviluppo professionale continuo risultino coordinati, coerenti, dotati di risorse adeguate e garantirne la qualità; migliorare la fornitura, la qualità e l'accettazione dell'istruzione degli insegnanti in servizio;

  • riesaminare il processo di assunzione degli insegnanti per attirare i candidati più capaci, selezionando i migliori, e nominare gli insegnanti migliori nelle scuole più "difficili"; nonché

  • migliorare il processo di reclutamento della dirigenza scolastica e dotarla dei mezzi necessari per concentrarsi sul compito di migliorare l'apprendimento degli studenti e sullo sviluppo del personale scolastico.

Saranno necessari cambiamenti anche radicali se vogliamo che le scuole europee preparino pienamente i giovani alla vita di questo secolo.
Nei sistemi scolastici dell'UE esiste una gamma considerevole di iniziative innovative e di eccellenti prassi politiche; troppo spesso tuttavia esse rimangono ancora confinate nelle frontiere nazionali.
Gli Stati membri dovrebbero cooperare per trarre maggior profitto da questa risorsa.

La Commissione propone dunque un ordine del giorno per la cooperazione che preveda scambi, nel quadro del metodo di coordinamento aperto nel campo dell'istruzione e della formazione, sostenuti dal programma sull'apprendimento permanente, mentre le sfide chiave dovrebbero essere poste in risalto nei programmi nazionali di riforma varati dagli Stati membri in attuazione della strategia di Lisbona.

Roma, 30 luglio 2008