Grecia: la scuola chiede aiuto
Specializzazioni professionali ridotte, mobilità obbligata e rischio di licenziamenti nella scuola greca. Ecco gli effetti delle ingiunzioni della Troika al governo greco.
Un nuovo allarme ci giunge dal sindacato greco della scuola secondaria OLME. Sotto il ricatto della Troika (Commissione Europea- BCE-FMI) dal 23 luglio scorso il ministero dell’educazione greco ha sospeso per 8 mesi 2.424 insegnanti di una cinquantina di discipline chiudendo nello stesso tempo 3 importanti settori professionali (servizi alla salute, arti applicate e estetista-parrucchiere), deprivando così migliaia di studenti della specializzazione verso cui si erano indirizzati. Una parte di questi insegnanti sono stati trasferiti a forza a compiti impiegatizi nell’amministrazione o costretti al pensionamento anticipato. Oggi 1.845 sono ancora sospesi. Dopo sette mesi di lotte e mobilitazioni per 925 di loro si annuncia l’utilizzo nell’educazione informale, per 150 negli asili nido comunali e per 233 in possesso di seconda laurea un altro utilizzo in base a quella. Ma per circa 500 insegnanti si profila il rischio di un licenziamento se entro il 22 marzo, alla scadenza degli 8 mesi, non sarà trovata una soluzione. E questa sarebbe solo la prima parte della riduzione di 11.000 insegnanti richiesta dalla Troika.
L’OLME chiede la solidarietà degli altri sindacati europei nella sua lotta per salvare questi insegnanti e per ripristinare in Grecia una istruzione professionale degna di questo nome, attraverso un appello al primo ministro Samaras, al ministro dell’istruzione e al ministro della riforma amministrativa.
Servizi e comunicazioni
I più letti
- Precari scuola, FLC CGIL scrive a Commissione europea: rimodulare impegni dell’Italia sul reclutamento
- Fracassi: Governo millanta aumenti stratosferici degli stipendi, ma investe solo un terzo del dovuto
- Solidarietà per Fatima, insegnante palestinese, reclusa da gennaio nel carcere militare di Damon