FLC CGIL
Referendum, firma contro l'autonomia differenziata

https://www.flcgil.it/@3953994
Home » Attualità » Approvata definitivamente la legge di bilancio 2020. Le nostre schede di lettura

Approvata definitivamente la legge di bilancio 2020. Le nostre schede di lettura

Testo in vigore dal 1° gennaio 2020. Per i settori della conoscenza si tratta un provvedimento deludente e disorganico.

27/12/2019
Decrease text size Increase  text size
Vai agli allegati

Il 24 dicembre 2019 è stata definitivamente approvata dalla Camera dei Deputati la legge che definisce il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e il bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022. Il testo è quello approvato dal Senato il 16 dicembre 2019.

Il testo della Legge 160 del 27 dicembre 2019 è stato pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30 dicembre 2019.

Proponiamo una serie di schede di lettura della legge che entrerà in vigore il 1° gennaio 2020, analizzando singolarmente ogni proposta normativa ed esprimendo su ognuna di esse una nostra valutazione.

Scarica le schede di lettura

Per i settori della conoscenza si tratta un provvedimento deludente e disorganico. Nessuna delle grandi criticità è stata affrontata

  • l’incremento degli organici dei docenti della scuola è insufficiente
  • il personale ATA è stato di fatto dimenticato
  • nessuna reale inversione di tendenza rispetto alle risorse del fondo di funzionamento ordinario delle Università pesantemente depauperate dalle politiche degli ultimi governi
  • davvero irrisorie le risorse stanziate per il diritto allo studio degli studenti universitari che non serviranno a porre fine alla vergognosa situazione dell’idoneo non beneficiario
  • nessun incremento del fondo di funzionamento degli enti di ricerca mentre non vi sono interventi significativi finalizzati al superamento della frammentazione del sistema della ricerca pubblica
  • nessun impegno sull’ampliamento delle dotazioni organiche nell’AFAM, pur a fronte di un aumento considerevole del numero di studenti iscritti.

Le risorse stanziate per il rinnovo contrattuale del comparto sono ancora lontane dagli impegni assunti da questo e dal precedente governo rispetto ad incrementi salariali significativi (a tre cifre), finalizzati, da un lato, a perequare le retribuzioni del comparto alla media di quelle del comparto pubblico, e, dall’altro, a ridurre il divario stipendiale esistente rispetto alla media dei paesi europei.

Su questi temi le organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL del comparto “Istruzione e Ricerca” hanno proclamato la scorsa settimana lo stato di agitazione che ha condotto alla sottoscrizione il 20 dicembre scorso di specifici verbali di conciliazione (“Istruzione e Ricerca” e area dirigenziale) con precisi impegni del MIUR anche rispetto alla tempistica con cui scandire la trattativa.

FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

Non solo ai banchetti nella tua città,
ora puoi firmare anche online.

FIRMA SUBITO