Nuovo Regolamento supplenze: abbiamo riproposto il tema dell’aggiornamento delle graduatorie, ma non è arrivata una risposta chiara
Bisogna evitare valutazioni frettolose o fake su questo argomento delicato: il Ministero non ha chiarito ancora se l’aggiornamento nel 2022 si farà.
È proseguito nell’incontro di oggi, 27 gennaio, il confronto sul tema del nuovo Regolamento delle supplenze.
Prima di andare avanti nella disamina dell’articolato come FLC abbiamo ripreso la richiesta di aggiornamento delle GPS nella primavera prossima, già formulata nel primo incontro.
Questo tema è per noi questione dirimente, a cui fino ad oggi l’amministrazione non ha dato una risposta univoca: infatti da un lato i dirigenti del Ministero hanno espresso scetticismo sulla possibilità di coniugare i tempi di approvazione del nuovo Regolamento con la concreta possibilità di aggiornare le graduatorie. Dall’altro non hanno aperto concretamente alla nostra proposta di prorogare la validità dell’OM 60/2020 per procedere all’aggiornamento e poi discutere con più calma delle nuove regole.
Di fatto il nodo rimane irrisolto e questo per noi è un problema, in quanto non siamo convinti che si possa accettare di rinviare questo appuntamento importante per tanti precari, per tanti colleghi specializzati o specializzandi e per i neo-laureati.
Il confronto proseguirà domani mattina, per questo ci riserviamo valutazioni complessive al termine dell’incontro che concluderà questo ciclo di riunioni.
Principali temi affrontati nell’incontro
Le nomine informatizzate dei supplenti: l’amministrazione propone di cristallizzare il modello della procedura informatica, questione che invece noi vorremmo definire in modo meno rigido, in modo da non stabilire necessariamente questo modello per i prossimi anni (infatti il Regolamento ha di solito una durata importante nel tempo).
Mancata espressione di sede nella procedura informatica equivale a rinuncia: su questa impostazione abbiamo espresso forti perplessità. Il problema nasce dalla circostanza rilevata quest’anno per cui, a causa del mancato inserimento di un rilevante numero di sedi disponibili sin dal primo turno di nomina tanti supplenti con posizioni alte nelle graduatorie sono state penalizzati. Ora confermare questo approccio è per noi sbagliato: o l’amministrazione ci assicura che inserirà tutte le disponibilità sin dal primo turno, oppure bisogna consentire alle persone non soddisfatte nelle sedi espresse di essere richiamate nei turni successivi.
Diritto al completamento: la proposta del Ministero limita molto le regole previste dall’OM 60/2020, non si potrà completare mediante frazionamento di posto intero, una scelta che non condividiamo, soprattutto per chi lo spezzone “non lo sceglie”, ma “lo deve prendere”, perché quella è l’unica possibilità offerta in quel momento.
Pubblicazione dei posti disponibili: il Ministero vorrebbe pubblicarli a nomine fatte, noi chiediamo siano pubblicati prima, per consentire una scelta consapevole.
Sanzioni: abbiamo rilevato come le sanzioni proposte irrigidiscano molto l’attuale impianto, i comportamenti scorretti che mettono in difficoltà le scuole vanno arginati, ma l’inasprimento delle sanzioni va circoscritto ai casi veramente gravi.
Allegare al nuovo regolamento le tabelle di valutazione dei titoli: è stata una richiesta che abbiamo ribadito con forza, perché rinviarne la definizione ad altri provvedimenti significa lasciare un margine per cambiare nel tempo la valutazione dei titoli. Invece ai lavoratori servono certezze. Del resto, costituire l’anagrafe dei titoli e dei servizi posseduti richiede che questi titoli siano individuati e valutati con continuità nel tempo, per questo le tabelle non devono cambiare a ogni aggiornamento.
Il confronto proseguirà domani 28 gennaio, quando ci aspettiamo di avere un riscontro alle richieste e alle proposte che abbiamo presentato.
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