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Indicazioni del MIUR sulla gestione della vertenza dei diplomati magistrali

Emanata una nota per gli uffici periferici, senza confronto con le organizzazioni sindacali. Sbagliato trasformare tutti i contratti in essere con termine 30 giugno.

22/10/2018
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Lo scorso 17 ottobre con la nota 45988 il MIUR ha fornito agli Uffici scolastici regionali indicazioni operative sui provvedimenti da adottare per la gestione delle vertenze dei diplomati magistrali in base alle previsioni del Decreto Dignità (Legge 96/2018).

Essa sollecita gli uffici periferici ad adottare i provvedimenti previsti dal Decreto Dignità per i ricorrenti che vedono i loro ricorsi per l’inserimento in GAE rigettati, come conseguenza della sentenza n. 11/2017 dell’Adunanza plenaria.

Gli uffici territoriali dovranno monitorare le sentenze favorevoli all’amministrazione in maniera da avere un ricognizione aggiornata degli interessati.

Dovranno procedere entro 120 gg alla risoluzione dei contratti a tempo indeterminato e dei contratti annuali al 31 agosto, sostituendoli con contratti al 30 giugno 2019.

Le supplenze conferite con incarichi al 30 giugno andranno invece alla loro scadenza naturale.

I docenti coinvolti manterranno il diritto ad essere iscritti alle graduatorie d’istituto di II fascia e laddove non siano stati inseriti nelle stesse andranno rimessi, con i punteggi maturati alla data del 24 giugno 2017, termine previsto dal DM 374/2017 (Decreto Ministeriale di aggiornamento delle graduatorie d’istituto).

Dopo la risoluzione dei contratti a tempo indeterminato, lo status dei posti rimasti vacanti andrà tempestivamente aggiornato al SIDI, al fine di rendere quelle cattedre disponibili per la mobilità e per le immissioni in ruolo successive.

Infine la Direzione generale per il personale scolastico ha fornito un riepilogo delle sentenze favorevoli all’amministrazione che sono arrivate negli ultimi mesi. Infatti è solo il personale interessato dalle sentenze riportate nella nota che sarà coinvolto nella trasformazione dei contratti di lavoro.

Le nostre valutazioni:

Innanzitutto va detto che la nota è stata emanata senza averne dato informazione alle organizzazioni sindacali. E questo è un fatto negativo perché attraverso il confronto è più facile trovare soluzioni idonee.

Nel merito delle disposizioni date agli uffici scolastici regionali ribadiamo la nostra contrarietà laddove si indica la trasformazione dei contratti individuali di lavoro con scadenza 30 giugno anche quando i posti sono liberi fino al 31 agosto. La  stessa sollecitudine dell’amministrazione nella trasformazione e risoluzione dei contratti a tempo indeterminato e tempo determinato non trova riscontro in misure altrettanto tempestive per risolvere la vicenda dei ricorsi in atto. Infatti i contratti dei lavoratori coinvolti saranno risolti a breve, mentre non è affatto scontato che il concorso straordinario venga ultimato entro il mese di luglio, in tempo utile per garantire le assunzioni il prossimo settembre.

In alcune province i ricorrenti inseriti in GAE in forza dei ricorsi sono ancora esclusi dalle graduatorie di seconda fascia d’istituto e questa discrepanza va sanata al più presto, per evitare ulteriore contenzioso e per garantire il funzionamento delle scuole.

Oltretutto mentre è stato avviato l’iter del concorso riservato, di quello ordinario ancora non abbiamo notizie, pertanto migliaia di laureati in scienze della formazione primaria e diplomati che non hanno i due anni di servizio resteranno esclusi dalla possibilità di accedere all’assunzione, con evidente disparità di trattamento e conseguente contenzioso. Infatti come FLC avevamo caldeggiato un ripensamento circa questo blocco.

L’amministrazione non chiarisce che i dirigenti scolastici non dovrebbero assumere iniziative unilaterali tese alla risoluzione anticipata dei contratti, cosa che stiamo registrando in alcune province.

Il confronto con le organizzazioni sindacali andrebbe sempre valorizzato nell’interesse comune alle parti di tutelare i diritti dei lavoratori e il funzionamento delle scuole.

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