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Dal Ministro Bussetti molte buone intenzioni, è ora di trasformarle in misure concrete

Intervistato da RepubblicaTV il Ministro ha affrontato vari temi legati al precariato e all'avvio dell'anno scolastico.

15/09/2018
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Il Ministro Bussetti, ha partecipato, il 13 settembre scorso, a un video-forum di RepubblicaTV affrontando diversi temi relativi al precariato della scuola e all’avvio dell’anno scolastico, dal problema delle reggenze alla difficoltà delle segreterie, per soffermarsi poi sui temi del reclutamento e dei nuovi concorsi. Le domande poste dai lettori hanno incalzato il Ministro che si è dichiarato disponibile a estendere l’accesso al bonus al personale a tempo determinato e ha anche parlato di imminenti assunzioni sul sostegno, tutti temi che ci stanno molto a cuore, tanto che contro le disparità di trattamento tra personale precario e di ruolo sull’accesso al bonus introdotto dalla riforma della “buona scuola” abbiamo presentato anche un ricorso al TAR.

Scarica il nostro fascicolo di avvio anno scolastico

Accogliamo quindi come un segnale positivo le intenzioni dichiarate dal Ministro a Repubblica TV, occorre però trasformare i buoni propositi in misure concrete, non solo sul bonus, ma anche sulle future stabilizzazioni. Le assunzioni sul sostegno di cui si parla nell’intervista saranno possibili solo se il Ministero avvierà il IV ciclo del TFA su sostegno, il nuovo corso di specializzazione, che noi chiediamo da tempo. Questo perché la carenza di personale specializzato ha fatto andare deserte molte convocazioni per immissioni in ruolo già quest’anno. Dal monitoraggio effettuato dal Ministero risulta che a fronte di un contingente di assunzioni di 13.329 posti di sostegno ad oggi siano state coperte con nomine effettive solo il 12% di queste cattedre. Un dato sconfortante, che ci fa capire la carenza di personale specializzato  e l’urgenza di un intervento che porti stabilità agli organici e continuità didattica per gli alunni.

Il tema dei concorsi è un altro argomento di grande rilievo: da mesi come FLC CGIL sollecitiamo l’uscita dei due bandi del concorso FIT, quello ordinario e quello riservato a chi ha 3 anni di servizio, previsto entro la fine del 2018.

I precorsi di reclutamento del personale possono essere sicuramente migliorati rispetto alle previsioni del decreto legislativo 59/17, ma ciò che manca alla scuola è stabilità nelle procedure, certezze su scadenze e percorsi. Ciò di cui non abbiamo certamente bisogno è l’ennesima riforma che rimetta tutto in discussione, mentre migliaia di docenti precari e laureati che hanno conseguito i 24 CFU per l’accesso aspettano una risposta. Oltretutto nell’attesa dei bandi di concorso proliferano i ricorsi, che contribuiscono a rendere più farraginoso e complesso il sistema di reclutamento.

Sulla denuncia fatta dal Ministro circa le difficoltà delle segreterie e le disfunzionalità che si creano nelle scuole date in reggenza non possiamo che concordare. Ma purtroppo l’anno scolastico è cominciato con i problemi di sempre. Cosa frena il Ministro nel passare dalle dichiarazioni di principio ai fatti e assicuri ad ogni scuola autonoma un Dirigente e un Direttore in pianta stabile e una provvista di organico ATA in grado di rispondere ai bisogni delle segreterie?

Non possiamo permetterci quindi ulteriori rinvii: come FLC CGIL siamo pronti ad avviare un confronto su questi temi, mettendo in campo le nostre proposte, con l’obiettivo di dare certezze al personale precario e garantire continuità didattica agli studenti e qualità dell’istruzione.