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Rinnovo contratti pubblici. I sindacati convocati prima all'Aran e poi a palazzo Vidoni

L'Aran propone per conto del Governo l'adesione a due intese prima dell'incontro con il ministro Brunetta.

24/10/2008
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Nella mattinata di ieri (23 ottobre) il presidente dell'Aran ha illustrato alle confederazioni ed ai sindacati di categoria del pubblico impiego le proposte del ministro Brunetta per conto del Governo, sia sul rinnovo dei contratti del biennio economico 2008-2009 che sulla riforma del modello contrattuale per tutti i settori pubblici.

Sul primo punto

Il ministro propone ai sindacati la sottoscrizione di un protocollo dove le parti (sindacati/governo) si assumono l'impegno ad una rapida chiusura dei contratti sulla base delle risorse disponibili nei diversi provvedimenti finanziari. Con questo accordo il ministro destinerebbe alla contrattazione integrativa, e quindi al salario accessorio, gli eventuali risparmi realizzati dall’applicazione della manovra d’estate (D.L. 112/2008). Tuttavia, secondo la proposta del governo l’utilizzo di queste risorse, disponibili a giugno 2009, sarebbe possibile solo in seguito all’introduzione di elementi di meritocrazia nella contrattazione integrativa. Questo è l’elemento strategico che sta alla base della proposta del governo.

Sul secondo punto

Il ministro propone attraverso un secondo protocollo di intesa la ridefinizione del modello contrattuale. Per questa via, attraverso il confronto tra le parti,si dovrebbe superare l'inflazione programmata, adesso punto di riferimento per il rinnovo dei contratti, per approdare ad una durata triennale - normativa ed economica - al rafforzamento della contrattazione di secondo livello, allo snellimento delle procedure ed alla riduzione dei tempi di sottoscrizione.

Al termine dell'incontro l'Aran ha comunicato che il confronto sarebbe proseguito nel pomeriggio con la convocazione del ministro Brunetta a palazzo Vidoni al fine di arrivare ad una intesa su entrambi i punti.

La posizione della CGIL

Nel merito delle due proposte la Cgil ha fatto presente che il sindacato sottoscrive intese condivise. Mentre l’atteggiamento del governo è quello di chi pretende adesioni a proposte unilaterali. Inoltre, la Cgil ha evidenziato che sul versante delle risorse non si registra alcun passo avanti rispetto agli ultimi incontri. Infatti, ancora una volta si prospettano rinnovi contrattuali in un quadro finanziario povero: per il 2008 solo l’indennità di vacanza contrattuale per arrivare nel 2009 ad un aumento complessivo di circa il 3%.

Per la Cgil l'impegno del governo a reperire e mettere a disposizione ulteriori risorse solo per la contrattazione integrativa non tutela affatto i salari rispetto all'inflazione. Senza contare che ci sono comparti, come ad esempio la scuola, che non avrebbero alcuna risorsa aggiuntiva nel biennio. Infine c’è il grave problema di alcuni comparti (dirigenza scolastica e Afam) che non hanno nemmeno avviato la contrattazione del quadriennio normativo scaduto da quasi tre anni. In pratica, un quadro inaccettabile che conferma le ragioni delle mobilitazioni e degli scioperi già programmati o in fase di programmazione come all'Afam. Infatti, su tutta la partita gravano sia l’indeterminatezza delle risorse che una forte discrezionalità del datore di lavoro.

La ridefinizione del modello contrattuale è inaccettabile. Infatti, è impensabile discuterla nel pubblico impiego in maniera disgiunta dai settori privati dal momento che è tuttora in corso la trattativa tra sindacati e Confindustria. Inoltre, gli obiettivi ed i punti indicati dal ministro sono troppo generici e incompleti visto che, tra le altre cose, non viene nemmeno preso in considerazione il parametro di calcolo dell'inflazione cosiddetta "realisticamente prevedibile".

Il protocollo d’intesa proposto dal Ministro Brunetta, sui temi del rinnovi contrattuali, risorse accessorie relativi ai fondi di amministrazione ed alle leggi speciali e sul negoziato per la riforma del sistema contrattuale, ha riconfermato la quantificazione delle risorse prevista dalle legge 133.

Continua ad essere rinviato il confronto sulle misure relative alle assenze di malattia, quello con il Governo e le altre parti datoriali (Università ed Enti di ricerca) sul precariato.

Per queste ragioni la CGIL, a differenza di CISL, UIL e UGL, ha deciso di non aderire al protocollo pur confermando la sua presenza a tutti i tavoli di confronto che si apriranno sia presso l’Aran e sia quelli generali. Riserve sono state espresse da altre sigle ad iniziare da CISL Scuola e UIL Scuola.

Nella discussione sul modello contrattuale, con la presenza dei segretari generali di CGIL, CISL, UIL, è stata confermata la volontà di lavorare per un modello unico dei settori privati e pubblici.

Partendo da tale convinzione saranno approfondite ed esaminate in sede istruttoria tutte le peculiarità relative al sistema contrattuale pubblico da far valere su un eventuale tavolo generale.

La riconferma delle previsioni del tutto inaccettabili sui rinnovi contrattuali rafforzano le ragioni delle iniziative di mobilitazione unitarie del 30 ottobre e del 14 novembre.

Roma, 24 ottobre 2008