Educazione civica: Bologna, i collegi dei docenti si riprendono la parola
Due documenti deliberati dai Collegi che si impegnano a dare continuità all’esperienza già maturata, progettando percorsi didattici coerenti con le finalità educative della legge 92/2019.
Le Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, emanate con il D.M. 183/2024, hanno prodotto disorientamento e preoccupazione tra i docenti impegnati nelle prime settimane dell’anno scolastico nella progettazione delle attività formative. Infatti, come avevamo già segnalato, rispetto alle precedenti Linee guida del 2020, il gran numero dei contenuti indicati e la prescrittività degli obiettivi di apprendimento inducono all’idea di un azzeramento del percorso di progettazione didattica attuato dalle scuole autonome negli ultimi quattro anni.
Nonostante le forzature, però, i Collegi dei docenti si interrogano e si esprimono in maniera consapevole e matura sia riguardo alla specificità formativa della disciplina, sia riguardo all’autonomo ruolo di elaborazione didattico-pedagogica degli organi collegiali.
Pubblichiamo di seguito due documenti che ci pervengono dalla FLC CGIL di Bologna:
- Mozione del Collegio Docenti dell’Istituto Caduti della Direttissima.
- Mozione del Collegio Docenti dell’IIS “L. Fantini” di Vergato.
Molte delle criticità rilevate riprendono il critico parere del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) e comunque i Collegi ribadiscono la “propria responsabilità educativa nel preparare le future generazioni a costruire una società più giusta e inclusiva” e “a proseguire il proprio progetto formativo con determinazione e coerenza rispetto ai propri valori fondanti”.
La FLC CGIL ha già segnalato, tra l’altro, l’incoerenza delle nuove Linee guida rispetto alla Legge 92/2019, istitutiva dell’insegnamento dell’educazione civica, a partire dai contenuti. Infatti, il provvedimento esprime con chiarezza un modello di scuola funzionale e subordinata al modello economico del profitto e a un’impostazione ideologica identitaria-nazionalistica e individualistica.
La FLC CGIL, pertanto, anche alla luce dei due documenti segnalati, continua a sostenere i docenti che, intendano rivendicare l’autonomia progettuale e didattica delle scuole e la libertà di insegnamento sancita dalla Costituzione.
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