La conoscenza costruisce il futuro e rende liberi
Una grande serata di musica, idee, politica a piazza S. Giovanni a Roma, organizzata dalla FLC CGIL. Con la cultura, l'istruzione, la ricerca l'Italia può risollevarsi dalla crisi.
Una intensa serata di "parole, musica e pensieri", ma anche di fatti, come vedremo. Con un filo conduttore, il bene comune che è la conoscenza, l'istruzione, "il nostro petrolio" come l'ha definito Serena Dandini presentando la serata.
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"La conoscenza rende liberi", "Senza istruzione rischiamo di credere a persone stupide" c'è scritto in decine di cartelli tenuti da ragazzi in immagini che scorrono su un grande schermo accanto al palco.
Rompe il ghiaccio L'Orchestraccia che con ritmi incalzanti reinterpreta vecchie canzoni popolari da forte sapore politico, stornelli romani, un'interpretazione esilarante di una poesia di Trilussa, Er presidente, che sembra scritta oggi. Finiscono con un loro brano "un'occasione bellissima". Bellissima.
Irrompe sul palco Serena Dandini che duetta con Max Paiella/Alemanno pieno di ombrelli che annuncia, mangiandosi le parole, pioggia e allerta meteo mentre il cielo è pieno di stelle in una notte da ottobrata romana. Ombrelli, sale grosso e sacchetti di sabbia sono questi i rimedi per Roma quando piove (dei problemi fogne, strade dissestate, non si parla mai in queste occasioni) e l'esercito per ogni emergenza.
"Sindaco, si ricandida?" chiede Dandini. E Paiella/Alemanno farfugliando annuncia una "marcia indietro su Roma". Max Paiella farà diverse apparizioni nel corso della serata. Leggerà un comunicato stampa di Franco Fiorito che aveva capito di trovarsi nella "regione Sazio". La corruzione dilagante e lo stato della politica sono il tema di parodie su motivi di canzoni famose.
In un crescendo che si conclude con un brano "Rivojo la DC", perché Andreotti, Forlani e Fanfani "so' mejo de questi qui".
E intanto su ogni sirena, piazza S. Giovanni è vicina a un ospedale, si snocciola il tormentone di Vergassola "è la Polverini che va a comprarsi un altro paio di scarpe".
"L'Italia è un paese che non investe in ricerca - dice Dandini - eppure esportiamo cervelli. Ma perché è così importante fare ricerca?" chiede a Barbara Sciascia, ricercatrice dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. "Perché serve alla nostra vita di tutti i giorni, per trovare cure contro le malattie, ad esempio, o per prevenire le catastrofi naturali con il monitoraggio continuo. Ma è affidata soprattutto a precari.
E invece la ricerca ha bisogno di tempi lunghi, come dirà più avanti Francesco Sylos Labini, ricercatore che si occupa di cosmologia, astrofisica e sistemi complessi, che ha scritto un libro, I ricercatori non crescono sugli alberi ma, aggiunge, amaramente, "i ricercatori vivono piuttosto sui tetti" ricordando le recenti proteste dei precari. In Italia ci si accontenta di fare le scarpe migliori del mondo, ma non si investe in ricerca, che è una molla per lo sviluppo, La nostra classe dirigente e la classe imprenditoriale non guardano lontano.
Accompagnati e punzecchiati da Dario Vergassola tre giovani studenti entrano in scena. Mario, universitario, offre la carote avanzate dalla manifestazione di qualche giorno fa. "Hanno tagliato il diritto allo studio - dice - e lo vogliono sostituire col prestito d'onore che ha ridotto sul lastrico gli studenti americani". Chiosa Dandini: "Dovete chiedere un prestito per studiare e ci dovrete pagare gli interessi quando sarete disoccupati". Jacopo, studente delle superiori, racconta lo stato di degrado degli edifici scolastici. Lorenzo del gruppo "giovani non+ disposti a tutto" denuncia la fregatura degli stage, vere e proprie forme di sfruttamento di lavoro non pagato. "Questo non è un paese per giovani".
Come confermano I Serissimi, i "tecnici dei tecnici", che appoggiandosi ai più stupidi e banali proverbi e luoghi comuni difendono i peggiori provvedimenti del "loro" governo. Sono "scorrettamente politici".
Non è una serata di sole parole e musica, dice Dandini, ci sono anche i fatti. Che sono descritti in un breve video girato l'estate scorsa nelle zone colpite dal terremoto. "Insieme la scuola non crolla" è l'esperienza dei volontari, soprattutto docenti, che hanno trasformato le tende e i container nei quali erano ospitati i bambini, in luoghi di gioco e di apprendimento. Un'esperienza umana, sociale ed educativa di altissimo valore, nata e promossa su iniziativa della FLC CGIL, da cui nascerà un libro. Alcuni di loro erano sul palco a dimostrare la centralità di una scuola che accoglie, che non lascia indietro nessuno perché "Tutti devono raggiungere il traguardo".
Molto applaudita la giovane Noemi che ha cantato "Sono solo parole", "I heard it throught the grapewine, brano reso famoso da Marvin Gaye, "Vuoto a perdere" e, insieme a Fiorella Mannoia, "L'amore si odia".
Sergio Staino, ospite anche lui della serata, autore delle vignette di "Conoscenda", l'agenda della FLC CGIL, spiega che fare vignette per "Conoscenda" è stato più difficile che farle per un quotidiano, perché devono durare un anno.
Un pungente e incalzante Vergassola ha chiesto a Luca Telese "In un momento in cui tutto si privatizza lei fonda un giornale che si chiama pubblico. È scemo?". "Noi facciamo un giornale pubblico senza finanziamento pubblico - risponde il giornalista. Il servizio pubblico è raccontare quello che non racconta nessuno: tutto quello che stanno smantellando".
"Ci sono donne che cantano, ma ce nè anche una che le suona". Così Dandini presenta Susanna Camusso, la quale rilancia il tema del lavoro e della dignità della persona. L'uno e l'altra schiacciate dalla crisi e dalle politiche recessive. La guerra finanziaria la stanno pagando i più deboli. Le persone vivono in una costante incertezza, spiega Camusso, con l'incubo di perdere il lavoro o di non trovarne mai uno. La CGIL vuole rompere questa morsa di sfiducia. Parlando dei tagli alla scuola e alla istruzione ha detto che hanno voluto farci credere che il nostro sistema formativo fosse da rottamare, ma se esportiamo cervelli, se i nostri giovani all'estero sono ai primi posti, non è la scuola che non funziona, è il paese. Un dialogo quello con Camusso alternato dalle facezie di Vergassola.
I tagli alla scuola, l'aumento dell'orario di lavoro ai docenti senza pagarlo, l'importanza di portare l'obbligo di istruzione fino a 18 anni sono stati i temi affrontati anche da Domenico Pantaleo prima che la serata si concludesse con l'esibizione di una grande Fiorella Mannoia. "La scuola deve essere pubblica, aperta a tutti e laica" ha esordito la cantante romana che ha poi interpretato alcune delle sue più belle canzoni, "Treni a vapore", "Quello che le donne non dicono", "Sally", "Io non ho paura", "Via con me".
Mannoia è anche una donna impegnata e sensibile ai temi sociali e politici. Ha interpretato due splendidi brani sul tema dell'emigrazione "Non è un film" e "Clandestino" in spagnolo. "Quando un angelo vola", stupenda canzone è stata scritta per Thomas Sankara, mitico presidente del Burkina Faso che tentò di liberare il suo paese dallo sfruttamento delle potenze occidentali e dall'aids, ma fu fatto uccidere, nel 1987, a soli 38 anni da militari appoggiati da Francia e Stati Uniti.
Musica, parole, pensieri, fatti, idee, politica, persone. Tutto questo è stata la serata del 19 ottobre in piazza S. Giovanni a Roma.
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