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Scuola, green pass: pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto legge

Il provvedimento contiene le misure urgenti per la riapertura delle attività scolastiche. Non è accettabile alcun arretramento sulle misure di sicurezza nelle scuole. Controproducente il green pass imposto con strumenti sanzionatori, no a scaricare costi sui lavoratori.

07/08/2021
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Il decreto legge 111 del 6 agosto 2021 si compone di 10 articoli che affrontano alcune misure urgenti per garantire non solo la riapertura della scuola, ma anche di università, attività sociali e trasporti.
In particolare sulla scuola alcuni articoli affrontano alcune tematiche specifiche.

SVOLGIMENTO DELL’ANNO SCOLASTICO

Il decreto all’articolo 1, definisce la priorità del governo sullo svolgimento dell’anno scolastico, ribadendo l’importanza educativa della scuola in presenza. Consideriamo poco realistica l’assolutizzazione di un bisogno che, come FLC CGIL abbiamo ripetutamente rivendicato ai fini della relazione educativa, ma che, temiamo si scontrerà con la mancata predisposizione di strumenti che, già lo scorso anno, hanno sostenuto il funzionamento delle scuole come il distanziamento e l’utilizzo dell’organico aggiuntivo covid.

MISURE DI SICUREZZA E STATO DI EMERGENZA

L’articolo 2 del decreto ribadisce le ormai consolidate misure di sicurezza fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza: utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, con l’eccezione per i bambini di età inferiore ai sei anni, per i soggetti con patologie o disabilità e per le attività sportive; divieto di accedere ai locali scolastici con temperatura corporea superiore a 37,5°. Infine, è raccomandato il rispetto di una distanza interpersonale di almeno un metro, salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici non lo consentano. Come FLC CGIL riteniamo incomprensibile tale determinazione, che non consente simili eccezioni in nessun altro luogo chiuso, dai ristoranti agli aeroporti: la deroga al metro di distanza vale solo nella scuola. È evidente che tale previsione è motivata da ragioni di risparmio e alimentata dalle aleatorie indicazioni del CTS contenute nel parere del 12 luglio 2021. Abbiamo insistentemente chiesto chiarimenti e il confronto con gli esperti, che al momento non si sono dichiarati disponibili.

CONTAGIO A SCUOLA E GESTIONE DEI FOCOLAI

Il comma 3 richiama le precedenti linee guida da adottare in casi di contagio a scuola e di gestione dei focolai. Si evidenzia che deroghe possono essere fatte in presenza di alunni che abbiano completato il ciclo vaccinale o che abbiano un certificato di guarigione in corso di validità. Restano quindi tutti i problemi che le scuole hanno avuto con le autorità sanitarie lo scorso anno: occorrono rapporti prioritari tra le scuole e il sistema sanitario che permetta un immediato intervento per tracciamenti, screening e individuazione di focolai. Il provvedimento non introduce elementi di rafforzamento di questi aspetti ma si limita a richiamare quelli precedenti.

Il comma 4 dell’articolo 1 individua in un aggravamento dei contagi e quindi in un cambio di “colore” di quel territorio, l’unica deroga per la quale le Regioni e le autorità sanitarie, possono sancire la necessità della didattica a distanza, recuperando le precedenti norme che regolavano tali situazioni. Resta inteso che anche in quel caso permangono le eventuali ulteriori deroghe sulla didattica in presenza per particolari esigenze degli alunni.

PROTOCOLLI DI SICUREZZA

Attraverso il comma 5 si riconferma la validità di indicazioni già note, l’articolo 29-bis del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020, n. 40 e si richiamano i protocolli sottoscritti nei diversi comparti e luoghi di lavoro. CGIL e FLC hanno ribadito l’importanza di mantenere tutte le norme di sicurezza previste dai protocolli, cioè la mascherina, il distanziamento, la sanificazione, ed affrontare il tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro facendo degli investimenti. Per il settore scuola siamo in attesa di ulteriore convocazione per la definizione del nuovo Protocollo.

GREEN PASS

Con il comma 6 abbiamo l’introduzione del cosiddetto green pass. Dal 1° settembre al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, tutto il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione deve possedere ed esibire la certificazione verde COVID-19, ovvero le certificazioni comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione o guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2, ovvero l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo. Il mancato rispetto delle disposizioni è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza il rapporto di lavoro è sospeso e non è riconosciuta la retribuzione. Tali disposizioni non si applicano ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica. I dirigenti scolastici e i responsabili dei servizi educativi dell’infanzia nonché delle scuole paritarie e delle università sono tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni. Le modalità di verifica saranno indicate da un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri adottato ai sensi dell’articolo 9, comma 10 e con una circolare del Ministro dell’istruzione potranno essere stabilite ulteriori modalità di verifica. La violazione delle disposizioni è sanzionata con il pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000.

RISORSE

Il comma 8, stabilisce che per realizzare quanto previsto ai commi 6 e 7 non si utilizzeranno risorse aggiuntive. Il comma 9 di contro individua risorse aggiuntive (100 milioni) per organizzare uno screening diffuso della popolazione scolastica. I commi 10, 11, 12 evidenziano le risorse aggiuntive necessarie per pagare il personale che dovrà sostituire il personale non in regola col green pass. Tali risorse recuperate anche all’interno di capitoli di spesa del ministero, dovranno essere utilizzati con un costante monitoraggio delle assenze. Le risorse previste coprono comunque solo il periodo dell’emergenza sanitaria, fino al 31 dicembre 2021. Di fatto in questi commi non si affrontano quei provvedimenti che come FLC chiediamo da tempo (abbattimento numerosità alunni, organico aggiuntivo annuale docente ed ATA, interventi di edilizia, ecc.), ma si rilanciano le iniziative già adottate lo scorso anno con la didattica a distanza ed interventi economici non stabili ma collegati alla fine dell’emergenza sanitaria. Ad esempio sugli organici riteniamo necessario invece andare oltre il termine della legge (30 dicembre 2021) prevedendo fin da ora proroghe fino al termine dell’attività didattica: inoltre abbiamo richiesto ulteriori investimenti per potenziare questo organico e soprattutto la possibilità di ampliare le finalità del suo utilizzo che per disposizione di legge è oggi limitato ad attività di recupero degli apprendimenti. Al contrario bisogna lasciare che siano le scuole a progettarne l’impiego con la possibilità anche di sdoppiare le classi.

IL NOSTRO COMMENTO

Sull’applicazione del green pass nelle scuole e nelle università non accetteremo penalizzazioni per i lavoratori e scarichi di responsabilità sui dirigenti scolastici. In ogni caso i tamponi dovranno essere gratuiti per studenti e lavoratori. Alla scuola non servono misure sanzionatorie ma, piuttosto, un allargamento delle scarse risorse messe in campo dal governo per affrontare la riapertura di settembre. Nella realtà il governo attuale sta investendo molto meno di quello precedente. La scuola torna ad essere una voce nella spesa corrente da ridurre anche nella pandemia. Questo è il bilancio ad oggi. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo, per difendere la scuola in presenza bisogna approntare tutti gli interventi necessari ad iniziare dalla garanzia del distanziamento, quindi la riduzione del numero di alunni per classe, la conferma dell’organico straordinario, affrontando il nodo dei trasporti e la gestione delle quarantene. Serve investire sulla medicina scolastica, effettuare uno screening costante e garantire il tracciamento. Non basta aprire la scuola a settembre ma serve, soprattutto, mantenerla aperta per l’intero anno scolastico. Nei prossimi giorni saranno approfonditi gli aspetti applicativi del provvedimento e come sempre la FLC CGIL sarà in campo per rilanciare la nostra idea di scuola e tutelare i lavoratori che in essa operano.