Edilizia scolastica: il Consiglio Nazionale dei Geologi mette in guardia sui rischi
Per i geologi 27.920 edifici scolastici sono collocati in aree ad alto rischio sismico. L'allarme è confermato dai risultati dell'Anagrafe condotta dal MIUR sull'edilizia scolastica e recentemente resa pubblica. Preoccupante il silenzio del Ministro Profumo.
Il grido di allarme lo ha lanciato, in un comunicato del 13 settembre 2012 riportato dall'ANSA, Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, sulla base dello studio condotto dal Consiglio Nazionale dei Geologi su dati Cresme, ISTAT e Protezione Civile.
Secondo il presidente dei geologi, in Italia 27.920 edifici scolastici sono in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico, di cui 4.856 in Sicilia, 4.608 in Campania, 3.130 in Calabria (il 100% del totale), 2.864 in Toscana, 2.521 nel Lazio.
Mentre ad elevato rischio idrogeologico sono 6.122 scuole di cui 994 in Campania, 815 in Emilia Romagna e 629 in Lombardia.
Quanto sopra denunciato è tranquillamente confermato dagli stessi dati del MIUR pubblicati di recente a seguito dei risultati dell'Anagrafe dell'edilizia scolastica, pressoché terminata visto che l'indagine copre il 95,9% del totale delle istituzioni scolastiche statali. Anzi, le fonti ministeriali individuano nella relazione di accompagnamento sia le maggiori criticità sia le soluzioni che intenderebbe mettere in campo il MIUR aggiungendo ben poco di nuovo ed immediatamente esigibile a quanto in questi mesi ha "annunciato" il Governo Monti. Siamo però ancora ai preliminari!
Comunque i risultati della ricerca ci forniscono un quadro decisamente preoccupante sia sul rischio sismico sia sullo stato più complessivo in cui versano gli edifici scolastici italiani ampiamente denunciato dalle numerose indagini, tra cui quella della FLC CGIL in collaborazione con la rivista 2087 (vedi correlati) che in tutti questi anni si sono susseguite.
Non è un caso che proprio in questi giorni la senatrice Bastico del PD ha presentato uno specifico disegno di legge per destinare l'8x1000 all'edilizia scolastica, in considerazione appunto di un'assenza endemica di risorse per mettere a norma il nostro patrimonio edilizio ad uso scolastico e garantire la sicurezza nelle scuole.
Se il Ministro Profumo vuole fare qualcosa per la scuola, abbandoni il virtuale e si dedichi invece a risolvere il reale.
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