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INPS: istituzione della nuova forma di anticipazione ordinaria del TFS/TFR per i pensionati del pubblico impiego

Necessaria l’iscrizione al Fondo credito.

03/02/2023
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L’INPS ha prodotto la nota 430 relativa all’anticipo del TFR-TFS a favore dei pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, il cosiddetto Fondo credito.

È una opportunità che riduce la gravità del ritardo con cui i pensionati pubblici riscuotono il TFS/TFR maturato, ma non risolutiva del problema che da anni le categorie del pubblico impiego e la CGIL tentano di affrontare con i vari governi e che non hanno smesso di perseguire.

L’INPS ha previsto un tasso di interesse dell’1% sulla corresponsione dell’intero ammontare del TFR/TFS maturato, di molto inferiore a quello praticato dalle banche in base al DL 104 del 2019 (Quota 100).

Potranno usufruire di questa opportunità i pensionati che hanno aderito all’Iscrizione al Fondo Credito al momento dell’invio all’INPS delle pratiche di pensione e comunque prima della data effettiva di pensionamento.

Come si può verificare nella busta paga, l’iscrizione al Fondo Credito è obbligatoria per i dipendenti pubblici con un prelievo dal salario dello 0,35%, è facoltativa per i pensionati a fronte di un costo sull’assegno pensionistico dello 0,15%.

Quindi al momento i già pensionati che non hanno aderito al Fondo Credito non potranno beneficiare della forma di prestito prevista dal messaggio 430 dell’INPS. La CGIL si sta impegnando a riaprire i termini di adesione, ma al momento non ci sono spiragli in tal senso.

Il personale che ha presentato domanda di pensione o la presenterà in futuro, ma al momento è ancora in servizio, potrà chiedere l’adesione al Fondo Credito.

I futuri pensionandi presso le nostre strutture CGIL (FLC, SPI, INCA) potranno avere le informazioni del caso ed esprimere liberamente la volontà di aderire al Fondo. Al momento i Patronati non possono inviare la richiesta di adesione, ma lo possono fare gli interessati, che ci impegneremo ad aiutare.