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La stangata colpisce la scuola: spesa super per i libri

Su un tema che "pesa" significativamente sulle tasche degli italiani, pubblichiamo un articolo apparso oggi sul Corriere della Sera dal titolo "Troppi libri a scuola, spesa oltre i limiti"

21/08/2003
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(dal Corriere della Sera del 21 agosto 2003)

Su un tema che "pesa" significativamente sulle tasche degli italiani, pubblichiamo un articolo apparso oggi sul Corriere della Sera dal titolo "Troppi libri a scuola, spesa oltre i limiti". La morale? Ci si interessarsi di tutto, anche del campionato di calcio di serie "B" riuscendo nella titanica impresa di far arroventare un clima già più che bollente, ma del "costo" per l'istruzione dei propri figli, chi si interessa?

Roma, 21 agosto 2003

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MILANO - Ci sono i classici, i volumi che hanno accompagnato sui banchi di scuola intere generazioni. Il "Guglielmino", la Guida al 900. E ci sono le edizioni più recenti. Per esempio, solo per far seguire all'italiano la matematica, Il Nuovo Format Maraschini-Palma. Se siano stati gli uni o gli altri a far sforare il tetto di spesa fissato dal ministero dell'Istruzione è difficile stabilirlo.

Certo è che per l'anno scolastico ormai alle porte, secondo i consumatori, più di una classe su tre delle scuole medie e delle prime superiori (molte le sperimentali) ha chiesto alle famiglie una spesa per i libri di testo superiore a quella prevista dalle ordinanze ministeriali.

LA RICERCA - Più di una classe su tre. Il dato rappresenta la proiezione di un'indagine condotta dall'associazione "Altroconsumo" su 175 classi di Milano e Roma. Prime, seconde e terze medie. Ma anche prime superiori. Tutte, insomma, quelle per le quali il ministero fissa dei tetti di spesa. Risultato: "Il 38% delle classi prese in esame ha sforato le indicazione di viale Trastevere. Con un incremento di tre punti in percentuale rispetto all'anno scorso: troppi i libri scelti o sbagliate le scelte fatte", afferma Michele Cavuoti, responsabile Ricerche di mercato dell'associazione. A battere ogni record sono state le seconde medie con un 61% di classi inadempienti (erano il 46% nell'anno scolastico 2002/2003). Fuori norma anche il 51% delle prime superiori.

LA CLASSIFICA - Nella classifica dei "trasgressori" c'è chi ha sforato di un paio di decine di euro, e chi ha superato il budget di addirittura la metà della spesa prevista. E' il caso del liceo "Parini" di Milano. Per le quarte ginnasio il ministero ha fissato un tetto di 317 euro, gli insegnanti della quarta ginnasio, sezione C, del "Parini" hanno indicato ai loro studenti libri per una spesa di 472,05 euro: 155,05 in più rispetto al limite; 108 euro "fuori budget" anche per i ragazzi della sezione G. "Entrambe classi sperimentali, anche se la spesa dei libri per le materie "caratterizzanti" (economia e diritto) incide solo per 22,50 euro", continua Cavuoti. Tra le classi più spendaccione poi anche la seconda A della scuola media "Tommaseo" di Milano: 119 euro in più rispetto al tetto massimo. E l'Istituto tecnico Commerciale "Matteucci" di Roma: oltre 78 euro.

IL DIBATTITO - "Altroconsumo" denuncia: "Quel tetto rappresenta un indispensabile strumento di tutela delle famiglie". E alla Moratti manda a dire: "Se il ministero si è impegnato a fissare il limite deve farlo rispettare". Poi, rivolgendosi a presidi e insegnanti: "Non tutti gli studenti arrivano il primo giorno di scuola con i libri nello zaino, rivedete le scelte sbagliate". Il primo a raccogliere l'appello dei consumatori è il ministero. "I tetti indicati da un'ordinanza del 13 marzo sono quelli dello scorso anno: nessun aumento, nessuna deroga. Il costo della riforma non può essere scaricato sulle famiglie", dicono da viale Trastevere sottolineando come oltre 103 milioni di euro sono stati stanziati per fornire libri agli alunni meno abbienti. "Stiamo per attivare verifiche a livello informatico. E' possibile che nelle classi fuori norma, le spese eccedenti vengano recuperate nei prossimi anni". Un "nessuno tocchi quei tetti" arriva anche dalla Cgil scuola. Che invita gli insegnanti a "una maggiore attenzione" ma punta anche il dito contro la mancanza di controlli sulla politica dei prezzi: "Esiste una commissione ministeriale che non si riunisce da due anni", afferma il segretario nazionale Enrico Panini. L'Associazione italiana genitori (Age) invita invece a un "maggior senso di responsabilità insegnanti e case editrici". Non senza recitare un "mea culpa": "I genitori devono partecipare alle scelte, non possono aspettare l'inizio dell'anno scolastico per lamentarsi", dice il presidente nazionale Maurizio Salvi. Che aggiunge: "Non ha senso fare economia sui libri, se poi non sappiamo dire no ai nostri ragazzi che ci chiedono Nike e zainetti griffati".

Alessandra Mangiarotti