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Il Capolavoro: un percorso storico letterario sul lavoro edito Edizioni Conoscenza

La proposta di un nuovo modo di insegnare e apprendere la scuola, per il triennio della scuola secondaria di secondo grado.

07/07/2021
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Edizioni Conoscenza propone “Il capolavoro” un’opera in tre volumi di Lidia Bellina e Sauro Garzi con la prefazione di Giuseppe Bagni e Francesco Sinopoli.

Si tratta di un nuovo modo di insegnare e apprendere la scuola, per il triennio della scuola secondaria di secondo grado, attraverso un percorso storico-letterario sul lavoro.

Ciascuno dei tre volumi contiene cinque proposte didattiche, scandite da cambiamenti significativi del lavoro. L’approfondimento storico e culturale viene arricchito dal contributo di “testimoni privilegiati”, i letterati, scelti fra quelli abitualmente studiati.

Ogni proposta include suggerimenti di laboratori didattici che rimandano all’attualità, funzionali a obiettivi non solo disciplinari, ma anche ascrivibili ai Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.

Il primo volume contiene una ricognizione sul lavoro, sul suo valore e significato, da Francesco d’Assisi ai Cancellieri della Repubblica fiorentina. Dà voce a Dante, Petrarca, Boccaccio, More e agli intellettuali che frequentano botteghe, Corti, Accademie e stamperie. Trentin, La Pira, Gramsci, Marx, forniscono ulteriori stimoli, ampliando il terreno di confronto e suggerendo riflessioni utili al lavoro didattico.

Il secondo volume presenta una riflessione su ruolo e forme del lavoro nelle grandi utopie della modernità, da quelle edonistiche, preindustriali e tecnocratiche, fino a quelle politiche e sociali dell’800. A partire da Locke, Hobbes e Rousseau, propone una lettura del lavoro come un luogo di conflitto, formazione e riscatto, ma anche occasione di solidarietà, nella prospettiva della Social catena di Leopardi.

Infine il terzo volume attraversa tutto il '900, dal lavoro celebrato nelle Esposizioni Universali ai “lavoretti” dei nostri tempi, dalla produzione tayloristica a quella immateriale, da Zola agli “scrittori precari”, passando per occupazioni delle fabbriche e bonifiche di regime, “lavoro coatto” dei deportati in Germania e lotta contro la nocività, richiamando l’utopia comunitaria di Olivetti, la “letteratura industriale” e la fine della fabbrica de Il capolavoro di Luigi Davì.

I tre volumi possono essere acquistati separatamente o insieme ad un prezzo speciale.