Il 6 settembre sciopero generale: un'altra manovra economica è possibile
Iniqua, inutile e dannosa per il Paese, questo il nostro giudizio su una manovra che continua a far pagare i costi della crisi a lavoratori, pensionati e giovani.
Una manovra tira l'altra, inutili e dannose tutte. Inutili perché mettono solo pannicelli caldi sulle ferite della crisi, dannose perché scaricano i costi del debito e degli sprechi sul lavoro, sulle pensioni e sui servizi sociali. Inutili e dannose, inoltre, perché non danno nessuna prospettiva di crescita e di sviluppo all'Italia e perché avranno bisogno di ulteriori manovre correttive. E inique perché sempre a danno dei soliti noti.
Il 6 settembre con lo sciopero generale della CGIL noi cittadini, lavoratori, pensionati, giovani dobbiamo dare un segnale chiaro: paghi la crisi chi l'ha provocata e chi non ha mai pagato. Paghi chi ha di più. Solo così sarà possibile investire per il futuro.
Lo sciopero è una misura estrema, un sacrificio per i lavoratori, ma a mali estremi estremi rimedi.
Non possiamo più tollerare un Governo di incapaci e bugiardi che in questi anni non hanno fatto altro che smentire se stessi e tutte le loro roboanti promesse elettorali.
Hanno distrutto il lavoro, l'istruzione pubblica, la ricerca, l'università, la cultura; hanno aumentato le tasse, hanno coltivato privilegi, difeso ruberie, salvaguardato grandi redditi e grandi patrimoni a danno di tutti di noi, non solo lavoratori dipendenti, ma anche imprenditori e lavoratori autonomi. Inutilmente la Banca europea, che ha commissariato il Governo, parla di investimenti per la crescita nel campo della ricerca e dell'innovazione. Gran parte delle misure sono finte, alcune rinviate a data da destinarsi. Tranne quelle che pesano da subito sulle nostre retribuzioni e sui nostri diritti.
Per saperne di più sulle ragioni dello sciopero
Le mille ragioni di uno sciopero generale contro una manovra iniqua, inutile e dannosa: vai al nostro speciale e a quello della CGIL.
Domenico Pantaleo, Segretario generale della FLC CGIL, scrive ai lavoratori della conoscenza.
Il successo della mobilitazione e la marcia indietro del Governo
Avevano negato il valore ai fini dell'anzianità del riscatto degli anni di laurea e dell'anno di servizio militare. Era questo il grande risultato del summit di Arcore tra Berlusconi e Bossi. Hanno avuto l'improntitudine di parlare di maggiore equità. Hanno dovuto fare marcia indietro. Questo vuol dire che l'indignazione, quando è generale, può evitare il peggio.
E allora il 6 settembre non perdiamo l'occasione.
Monta la rabbia, come nascono e si rafforzano le ragioni dello sciopero del 6 settembre.
Un'altra manovra è possibile. Le proposte della CGIL
Un'imposta ordinaria sui grandi patrimoni (oltre 800 mila euro) darebbe un gettito annuale di circa 15 miliardi.
Un'imposta straordinaria, aliquota dell'1%, sulle grandi proprietà immobiliari (al netto di eventuali mutui) porterebbe 12 miliardi.
Una sovrattassa sui capitali sanati dallo scudo fiscale ma non rientrati darebbe 9 miliardi.
Un vero taglio, immediato, ai costi impropri della politica (eliminazione di vitalizi e indennità varie, riduzione di auto blu, consulenze esterne, di amministratori delle società di servizi...) porterebbe un risparmio immediato di 8,5 miliardi.
Sono alcune delle misure proposte dalla CGIL per avviare una politica finanziaria all'insegna dell'equità e per liberare risorse utili a far partire il sistema Italia e sostenere consumi e redditi da lavoro e pensioni anche riducendo il prelievo fiscale. E per rilanciare l'occupazione giovanile.
Tutte le proposte della CGIL.
Leggi pessime di un Governo pessimo
Quasi un colpo di grazia alla scuola pubblica è arrivato da un serie di leggi che, dalla manovra correttiva del 2010 fino a quella ancora in corso, sono state emanate in un anno.
Scacco alla scuola in 12 mesi.
Le modalità dello sciopero
Sarà di 8 ore in tutti i settori pubblici e privati e si terranno manifestazioni in tutte le città capoluogo di provincia. Sarà una protesta vicina alla gente, che parlerà alla gente.
Particolari sono le modalità di adesione del personale della scuola, dato il particolare periodo in cui cade l'astensione dal lavoro.
Lettera a Cisl e Uil
Cari amici di Cisl e Uil, usiamo una forma inusuale, ma sicuramente la situazione non è ordinaria, per porvi pubblicamente qualche domanda, per ritrovare qualche coerenza nelle scelte del sindacato confederale in una fase così difficile... Leggi il seguito.
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