Alternanza scuola-lavoro: il MIUR pubblica il monitoraggio relativo all’a.s. 2015/2016
Solo dati quantitativi che non mettono in trasparenza le enormi difficoltà che le scuole hanno dovuto affrontare in totale solitudine.
Il MIUR ha pubblicato lo scorso 16 dicembre 2016, pochi giorni dopo la nomina della nuova ministra Valeria Fedeli, gli esiti del monitoraggio dei percorsi di alternanza relativi all’a.s. 2015/16. Come è noto a partire dall’anno scolastico 2014/15 tale monitoraggio rileva solo gli aspetti quantitativi dell’alternanza. Naturalmente da questi dati non emergono le enormi difficoltà che le scuole hanno dovuto affrontare in totale solitudine.
Il monitoraggio è preceduto da una serie di opportune puntualizzazioni che inquadrano bene il perimetro di azione dell’alternanza.
“L’Alternanza scuola-lavoro è una metodologia didattica che permette agli studenti che frequentano le scuole secondarie di secondo grado (istituti professionali, istituti tecnici, licei) di svolgere una parte del percorso formativo presso un'impresa o un ente, e, insieme, uno strumento per combinare lo studio teorico d’aula (preparazione scolastica) con forme di apprendimento pratico svolte in un contesto professionale (esperienze assistite sul posto di lavoro)".
"Naturalmente, anche i regolamenti emanati con i dd.PP.RR. n. 87, 88 e 89 del 2010, con i quali è stata riformata l’istruzione secondaria superiore, hanno previsto che i relativi percorsi degli istituti professionali (artt. 5 e 8 DPR 87/2010), degli istituti tecnici (art. 5 DPR 88/2010) e dei licei (art.2 DPR 89/2010) siano strutturati in modo da favorire un collegamento organico con il mondo del lavoro e delle professioni, compresi il volontariato ed il privato sociale: “Stage, tirocini e Alternanza scuola-lavoro sono strumenti didattici per la realizzazione dei percorsi di studio”
"La normativa stabilisce, a partire da quest’anno scolastico, una durata complessiva del numero di ore da svolgere nel triennio in percorsi di alternanza. Tali attività possono essere svolte in parte a scuola e in parte presso strutture esterne con le quali ciascuna scuola stabilisce delle convenzioni."
Questi i dati più significati relativi all’alternanza per le classi terze coinvolte nell’a.s. 2015/16 dalle novità previste dalla Legge 107/15.
Gli studenti coinvolti sono stati 455.062 pari al 90,6% del totale degli studenti frequentati le classi terze nelle scuole statali e paritarie. In particolare la partecipazione nelle scuole statali è stata pari al 91,3% (441.571 studenti) mentre nelle scuole paritarie il dato si ferma al 71,8% (13.491 studenti). La più alta percentuale di partecipazione è nei Licei (92,3%) seguiti dagli istituti tecnici (91%) e dagli istituti professionali (85,9%). In particolare il dato più elevato è nel Liceo delle Scienze Umane (94,0%), mentre il più basso, se si esclude il Liceo sportivo (63,2%), è stato rilevato negli istituti professionali settore industria e artigianato (84,8%).
Territorialmente la percentuale più elevata di partecipazione è in Umbria (95,5%) e in Abruzzo (95,4%), la più bassa in Toscana (87,1%) e in Veneto (87,6%).
Mediamente sono state effettuate 25,3 ore in aula e 38,1 ore presso i soggetti ospitanti nei Licei, 40,8 ore in aula e 66,1 presso i soggetti ospitanti nei Tecnici, 40,4 ore in aula e 107.9 ore presso i soggetti ospitanti nei Professionali.
Infine i soggetti ospitanti più richiesti sono stati: le imprese (36% del totale), altre istituzioni scolastiche (12,4%), i Ministeri (8,7%), gli enti pubblici non economici e il privato no-profit (7,6%).
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