I sindacati: ripartire dall'Europa sociale
Rilancio di investimenti pubblici e privati per creare occupazione, crescita dei salari, diritti sociali estesi per tutti, più impegno sull'immigrazione con assunzione di responsabilità generale. Sono i temi che le organizzazioni propongono alla Ue.


da rassegna.it
Rilancio degli investimenti pubblici e privati per far ripartire l'economia e creare occupazione, crescita dei salari, sostegno alla proposta europea per diritti sociali estesi a tutti, maggiore impegno sul tema dell'immigrazione con una assunzione di responsabilità generale. Sono questi i quattro temi che i sindacati europei propongono alla Ue, illustrati alla stampa dal segretario generale della Ces, Luca Visentini, in conferenza stampa a Roma.
Per la Cgil ha partecipato il segretario generale, Susanna Camusso. Presenti anche i segretari generali di Cisl e Uil, Furlan e Barbagallo. Nel sottolineare la necessità di rilanciare gli investimenti" pubblici e privati per far ripartire economia ed occupazione, Visentini ha ricordato che con la crisi economica "i salari sono rimasti fermi se non diminuiti in tutti i paesi dell'Unione europea". Lo riferisce l'agenzia Agi.
Per Visentini è il momento di lanciare una campagna europea per la crescita dei salari: un problema "molto serio" anche per uscire dalla stagnazione della domanda interna. A suo avviso è inoltre necessario sostenere con forza la proposta della commissione europea per "creare un pilastro dei diritti sociali, per tutti e non solo per alcuni" che non sia "una scatola vuota".
Ripartire dall'Europa sociale e solidale è anche la posizione che la Cgil nazionale ribadisce su twitter.
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