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Continua la mobilitazione dei precari

Francia, novembre 1999

19/11/1999
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Novembre

Continua la mobilitazione dei precari. La mobilitazione dei docenti precari avviata il 20 ottobre dallo Snes ha visto l’adesione anche del Sud Education e del Collettivo dei non titolari. Nell’incontro che si è svolto in quella data con il Ministero dell’Educazione Nazionale sono stati ribaditi gli obiettivi del blocco del ricorso al precariato, di un piano di reclutamento per i non-titolari e di un incremento del reclutamento stesso. Stessi obiettivi sono stati ribaditi nell’incontro con i parlamentari Radicali, Verdi, del Movimento dei cittadini e del Rpr. Nuove assemblee in merito sono previste il 14 e 15 diecembre a Parigi e l’11 e il 12 in provincia.

Gli insegnanti e la valutazione. Con un recente sondaggio commissionato alla Sofres, lo Snes ha svolto un’indagine su come gli insegnanti francesi vedono il loro lavoro. Tra i diversi argomenti affrontati vale la pena di sottolineare l’atteggiamento degli insegnanti francesi verso la valutazione, anche per l’evidente interesse che può avere in relazione alla situazione degli insegnanti italiani, che dopo il nuovo contratto per la prima volta si trovano a misurarsi con tale argomento.
Secondo il sondaggio gli insegnanti della scuola secondaria superiore francese sono favorevoli a che siano stabiliti anticipatamente i criteri delle ispezioni (88%), si pratichino ispezioni più regolari (79%), si dia peso al lavoro d’equipe (69%), opzioni sostenute anche dallo Snes. Sono invece prevalentemente contrari a mettere alla pari la valutazione amministrativa e quella pedagogica (42%), agli avanzamenti automatici - posizione in passato sostenuta dallo Snes - (35%), a far redigere dagli insegnanti stessi un rapporto di attività su cui ispettori e dirigenti fondino la valutazione (32%). Invece l’ipotesi di un’unica valutazione fondata su un rapporto triennale con ispettori e dirigenti spacca praticamente a metà la categoria. Quest’ultima ipotesi e quella di un’equiparazione della valutazione pedagogica e di quella amministrativa corrispondono alle ipotesi dell’Amministrazione.
Per un confronto con la nostra situazione è interessante notare come due elementi simili a quelli prospettati - definizione anticipata dei criteri dell’ispezione e redazione del "curriculum" da parte degli aspiranti - siano presenti nel caso italiano e come questi abbiano trovato due valutazioni diametralmente opposte da parte dei docenti francesi.

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