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Istruzione degli adulti: i CPIA ancora in alto mare

Nel corso dell’incontro al Ministero dell’Istruzione, a fronte delle nostre richieste, l’Amministrazione ha dato alcuni chiarimenti e manifestato disponibilità.

06/04/2014
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La FLC CGIL nell’incontro svolto al MIUR sulla circolare riguardante l’avvio del nuovo sistema dell’Istruzione degli Adulti (CIPIA), ha espresso sulla proposta dell’Amministrazione un giudizio molto articolato, teso a salvaguardare il ruolo che questo settore di scuola riveste nei contesti più generali dell’Apprendimento Permanente.

A tal proposito abbiamo contestato la circolare là dove vincola l’iscrizione degli stranieri al conseguimento del livello A1 della lingua italiana, ignorando come l’apprendimento della lingua, quando essa è completamente sconosciuta, siano il presupposto per conseguire i diritti di cittadinanza

Abbiamo sottolineato come l’operazione di avvio dei CPIA si stesse trasformando in una puro assemblaggio dei centri territoriali e col taglio del 30% dell’orario nei corsi serali, senza alcun rispetto per il lavoro della commissione sulle Linee Guida e per l’esperienza dei progetti assistiti, di cui non c’è stato alcun rendiconto.

Oggi l’Amministrazione a fronte delle richieste della FLC CGIL ha fornito senz’altro alcuni avanzamenti, ma rimane la mancanza di organicità insita in una operazione che si sta rivelando affrettata.

Riteniamo positiva la salvaguardia dell’organico attuale anche nei corsi serali, ma riteniamo che i nuovi modelli didattici avrebbero dovuto aver seguito dopo un corso di formazione che rilanciasse le motivazioni dell’iscrizione ai corsi serali per coloro che a vario titolo ne hanno bisogno.

L’Amministrazione si è impegnata ad aggiungere “di norma” accanto alla data del 31 maggio come termine delle iscrizioni al sistema dell’Istruzione degli Adulti, perché i tempi debbono allargarsi per i cittadini che hanno bisogno di questo sistema di istruzione.

Rimane aperto il problema dell’organico del personale ATA che deve essere assegnato in via esclusiva ai CPIA, per garantirne il regolare funzionamento.

La FLC CGIL e le altre Organizzazioni sindacali hanno chieste garanzia sulla reale autonomia dei CPIA, quindi per ogni istituzione un codice, un dirigente e un DSGA.

L’Amministrazione ha garantito che potranno partire solo i CPIA che rispondono a questi criteri. Rimane il tema del contenzioso tra Stato e Conferenza delle Regioni sul dimensionamento, che impedisce di conoscere con esattezza il numero di autonomie da destinare ai CPIA.

È necessario difendere nelle future contrattazioni regionali gli attuali organici dei CTP e dei corsi serali per impedire la dispersione delle professionalità e soprattutto difendere la centralità del sistema pubblico dell’Istruzione degli Adulti nella strategia dell’apprendimento permanente.