Decreto semplificazioni. Cosa cambiare
Le proposte emendative della FLC CGIL su scuola, università e ricerca sottoposte all’attenzione delle commissioni parlamentari di Camera e Senato.
In otto articoli il Decreto legge n. 5 del 9 febbraio 2012, Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo, contiene disposizioni su istruzione, università e ricerca. Il provvedimento è ora all’esame delle camere per la conversione.
La FLC CGIL, pur apprezzando alcune lodevoli intenzioni, aveva già espresso diverse riserve sui contenuti del decreto. Si criticava in particolare il fatto che, in modo poco coerente col principio di semplificazione, si rinviasse a successive norme; si criticava il “vizio” di centralismo, l’assenza di indicazione per una più efficace gestione delle risorse finanziarie e la pretesa di prestazioni a costo zero da parte di personale già danneggiato dal blocco dei contratti.
Come già annunciato, quindi, la FLC, dopo avere approfonditamente letto il testo definitivo del decreto, ha presentato una serie di emendamenti su autonomia scolastica, valutazione, obbligo formativo, contratti integrativi e su ricercatori e tecnologi.
Le proposte emendative sono state sottoposte all’attenzione dei componenti della VII commissione della Camera e del Senato con l’augurio che le sostengano in sede di conversione del decreto.
Gli emendamenti non comportano oneri aggiuntivi, in alcune parti sono coerenti con lo spirito del decreto e, a nostro parere, ne migliorano gli effetti.
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