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Confermato il blocco dei contratti nazionali: pubblicato il regolamento

Il Governo blocca il Contratto nazionale anche per il 2103 e il 2014, esclude gli scatti di anzianità per il 2012 e 2013, non incrementa negli anni 2013 e 2014 l’indennità di vacanza contrattuale

30/10/2013
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Con la pubblicazione, il 25 ottobre 2013, in Gazzetta Ufficiale del DPR 122 del 4 settembre 2013 viene bloccato nuovamente il Contratto nazionale per tutti i dipendenti pubblici anche per gli anni 2013 e 2014: anche questi anni, dunque, saranno vuoti, dal punto di vista salariale, come lo sono stati già il 2010, il 2011e il 2012.

Il Contratto, secondo il citato decreto, si potrà avviare solo sul piano normativo. Non solo: non rimangono indenni dalle misure governative neppure gli scatti di anzianità. Anch’essi vengono, infatti, bloccati nuovamente per il 2013, sicché gli stipendi rimarranno privi di progressione per il 2012 (anno già bloccato con precedente provvedimento) e per il 2013.

Analogamente viene prorogato di un ulteriore anno il blocco degli scatti triennali anche per il personale docente delle Università.

Infine il regolamento mette mano, negativamente, all’indennità di vacanza contrattuale (IVC) dal momento che esso blocca gli incrementi che matureranno nel 2013 e 2014, congelando gli importi a quelli attualmente percepiti. Se ne riparlerà solo nell’anno 2015.

Come si vede la filosofia governativa contempla una “gelata” completa degli avanzamenti retributivi del personale pubblico. La conseguenza è che per alcune situazioni si aggiungono danni ulteriori: il personale Ata della scuola, i lavoratori di università e ricerca saranno privati anche delle cosiddette posizioni e progressioni economiche.

Le economie derivanti dai processi di “razionalizzazione” (tagli al personale), che finora venivano restituite alla contrattazione, verranno incamerate dalla fiscalità generale.

Queste misure, che spieghiamo nel dettaglio in un documento che alleghiamo, sono per noi inaccettabili.

La FLC CGIL ha dichiarato la propria ferma indisponibilità ad aprire la trattativa solo sulla parte normativa, così come ha respinto il blocco degli scatti e dell’incremento dell’IVC.

Per queste ragioni è stato indetto un percorso di mobilitazioni unitario che riguarda tutti i lavoratori della conoscenza, a partire dallo sciopero indetto da CGIL, CISL e UIL contro la legge di stabilità.