Personale scolastico all’estero: sottoscritto il CCNI MOF definitivo
Parere positivo degli organi di controllo sul CCNI 2021-22. Oltre 470 mila euro di economie sul 2020-21: necessaria una rilettura del contratto per inserire ulteriori criteri per il riconoscimento delle attività aggiuntive all’estero. Il punto sulle nomine: tutto procede a rilento, come sempre! Necessario riportare la materia nel CCNL, garanzia di trasparenza ed efficacia.


Lunedì 20 dicembre è stato sottoscritto in via definitiva il CCNI MOF per l’a.s. 2021-22, passato al vaglio degli organi controllo.
Il MAECI ha, inoltre, presentato il consuntivo del CCNI MOF 2020-21, certificando un residuo di circa 473 mila euro che sono già stati restituiti al MI: le economie sono pari al 49% di quanto contrattato, pertanto le parti si sono dette concordi nell’iniziare una rilettura dell’art.3 del CCNI in modo da individuare criteri di assegnazione e utilizzo delle risorse che possano generare minori residui e soprattutto soddisfare maggiormente le richieste di riconoscimento economico di alcune attività segnalate dai territori ed oggi escluse dal pagamento.
Il MAECI ha, infine, fornito un aggiornamento sullo stato delle nomine annuali: il sistema di scorrimento delle graduatorie affini e di altra area linguistica sta procedendo a rilento, viste anche le complicazioni legate all’emergenza sanitaria, ma soprattutto al momento dell’anno scolastico (ci si avvicina ormai alla fine del primo quadrimestre).
Parimenti sono a rilento le nomine dei lettorati.
Come FLC CGIL, abbiamo chiesto che ci venga fornito a breve un quadro aggiornato dello stato delle nomine, missioni di 6 anni e nomine temporanee: è evidente che il sistema di reclutamento messo in piedi dal D.lgs 64/2017 è lacunoso e inefficace, come abbiamo più volte denunciato, ma è altrettanto evidente che a farne le spese sono corsi, scuole e lettorati italiani all’estero, costretti a vivere in affanno e in continua precarietà.
Con l’Amministrazione abbiamo concordato di rivederci fin da gennaio per aprire da subito la discussione sul contingente 2022-23 e per rivedere i criteri di selezione dei prossimi bandi, in modo da renderli più inclusivi.
Nel frattempo opereremo per riportare la materia nell’alveo del CCNL, come condiviso anche con l’ARAN.
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