Parere del CUN sulla riforma del percorso per acquisire la specializzazione su sostegno per la scuola primaria e dell’infanzia
Il nuovo percorso previsto dal Dlgs 66/17.
Il Consiglio Universitario Nazionale (CUN) ha espresso il proprio parere sulla riforma del percorso per acquisire la specializzazione sul sostegno nella scuola primaria e dell’infanzia.
Il nuovo percorso è stato introdotto dal Dlgs 66/17, uno dei decreti attuativi derivati dalle deleghe della legge 107/15.
Il parere riguarda i piani di studio, l’organizzazione del corso di specializzazione e i crediti formativi necessari per l’accesso.
Innanzi tutto il parere definisce la platea di coloro a cui si rivolge il corso: sono i laureati in Scienze della formazione primaria (LM-85bis) interessati ad acquisire la specializzazione sul sostegno.
Requisito per accedere al nuovo percorso formativo, accanto alla laurea magistrale in SFP, è il possesso di 60 CFU nella didattica dell’inclusione. Questi crediti possono essere acquisiti anche all’interno del percorso della laurea magistrale: 31 sono già previsti tra gli insegnamenti curriculari della laurea, gli altri 29 possono essere conseguiti con esami, tesi, e tirocinio. In particolare per la tesi e il tirocinio ne possono essere riconosciuti fino a un massimo di 15.
Il nuovo corso di specializzazione è a numero chiuso, è prevista una prova di accesso che verterà sulla storia dell’integrazione e dell’inclusione scolastica; pedagogia della relazione educativa in prospettiva inclusiva; pedagogia speciale per l’inclusione; psicologia dello sviluppo, dell’educazione e dell’inclusione, con riferimento ai modelli di apprendimento; ricerca educativa e qualità dell’inclusione; la neuropsichiatria infantile; psicologia clinica; tecnologie dell’informazione e della comunicazione per l’inclusione; legislazione riferita all’integrazione e all’inclusione scolastica.
La durata del corso è annuale, si prevede l’acquisizione di 60 CFU, di cui 12 di tirocinio, corrispondenti a 300 ore. I percorsi potranno essere attivati dagli Atenei che hanno il corso di Laurea in SFP, un principio assolutamente condivisibile e che purtroppo non è stato attuato nel caso del TFA.
Rimane aperto il problema di come potranno acquisire la specializzazione su sostegno i diplomati magistrali e i laureati in Scienze della Formazione Primaria vecchio ordinamento, anche già di ruolo. Riteniamo questo un nodo da sciogliere con grande celerità, al fine di soddisfare la domanda di accesso alla specializzazione da parte di tutto il personale che possa essere interessato e di evitare l’ennesimo ricorso al contenzioso.
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