
Formazione iniziale. Tra le polemiche, al via il secondo ciclo del TFA
Una ripartizione dei posti inspiegabile. Esclusi ancora una volta i docenti di strumento musicale e gli ITP. Le domande online dal 10 maggio 2014.


Il Ministero ha annunciato, l’attivazione del II ciclo di TFA nell’anno accademico 2014/2015.
Si tratta del Decreto di cui si sarebbe dovuto discutere durante l’incontro al Miur del 7 maggio che si è concluso con l’abbandono del tavolo da parte di tutti i sindacati (vedi comunicato).
Nel comunicato si annuncia l’attivazione di 22.450 posti. Le iscrizioni si effettueranno online dal 10 maggio al 10 giugno. Le prove preliminari si svolgeranno in luglio, mentre quelle scritte e orali si svolgeranno in ottobre. I corsi partiranno nel mese di novembre.
Non sarà attivata la graduatoria unica nazionale, come a suo tempo annunciato, anche se saranno previste compensazioni tra le Università.
Ai corsi saranno anche ammessi, in soprannumero, sia i “congelati” SSIS che gli idonei del I ciclo dei TFA (sia coloro che non erano rientrati tra gli ammessi, sia coloro che avevano superato più selezioni).
Dalle scarne informazioni ricevute nell’incontro abbiamo rilevato la gravissima assenza di strumento musicale e degli ITP e una ripartizione dei posti tra gli insegnamenti ai limiti della schizofrenia.
Nell’applicare quanto previsto dal regolamento (DM 249/10 come modificato dal DM 81/13) si è dato maggiore peso al numero di posti in organico (che non è detto siano vacanti) anziché al numero di supplenze conferite, determinando quindi forti sperequazioni: ci saranno classi di concorso con pochi posti vuoti e molti corsi attivati e classi di concorso con molti posti vuoti e pochi corsi attivati. In questo modo si rischia di lasciare sguarniti alcuni insegnamenti e creare false aspettative per altri.
Il ministro in un sol colpo e' riuscito a realizzare un'impresa davvero incredibile: fare strame delle regole che sovrintendono alla formazione iniziale dei docenti, calpestare ogni parvenza di corrette relazioni sindacali, orientare le scelte verso determinati e specifici interessi, dimostrare una imperizia tecnica assai singolare, creare una montagna di illusioni in tanti aspiranti docenti.
E' evidente che in tutto questo, futuro e prospettive di sviluppo della scuola reale non c'entrano proprio nulla!
La FLC CGIL metterà in campo tutte le iniziative per contrastare in ogni sede e presso la pubblica opinione quello che si sta rivelando come un vero e proprio inganno.
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