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Corsi abilitanti: confronto con i due ministeri, MIM e MUR, sull'avvio dei corsi

Procedure per riconoscere la riserva per i precari, offerta formativa, riconoscimento crediti e corsi online

29/11/2023
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Si è svolto il 29 novembre l’incontro presso l’Ufficio di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione richiesto dalle organizzazioni sindacali in merito ai corsi abilitanti. Presenti anche diversi dirigenti del MUR , coinvolti su richiesta degli stessi sindacati.

Qui un resoconto delle richieste presentate e delle risposte ricevute dall’amministrazione:

Offerta formativa richiesta dal MIM in relazione al fabbisogno di docenti abilitati e distribuzione territoriale dei corsi.

Quantificazione dei corsi:  il Ministero dell’Istruzione ha fatto una stima del fabbisogno che prevede in prima battuta  40.000 percorsi per l’a.a. 2023/24. Non ci è stata descritta nel dettaglio l’offerta formativa proposta dagli Atenei e Istituzioni AFAM che hanno fatto richiesta di accreditamento entro il 10 novembre. Ci hanno detto che è un’offerta formativa rilevante, ma non abbiamo avuto alcuna contezza della coerenza territoriale dell’offerta stessa rispetto al fabbisogno. Questo è per noi un punto critico: la formazione deve essere fruibile da chi lavora a scuola, in primis dai precari, in una dimensione di contiguità territoriale rispetto al luogo di lavoro. Servono risorse dedicate alle Università e istituzioni AFAM per favorire un’offerta formativa più coerente con i bisogni della scuola e costi più bassi a carico dei corsisti. Serve una cabina di regia a cavallo tra i due ministeri coinvolti, che supervisioni i processi di programmazione dei corsi abilitanti. Rispetto a queste richieste l’unica risposta ricevuta  è quella di una visione tesa a incrementare la formazione on-line, unica panacea di tutti i problemi. Questo significa però  abbassare la qualità dei corsi e alzare i costi, e noi non siamo assolutamente d’accordo.

Tempi per l’avvio dei corsi: abbiamo avuto conferma che l’ANVUR sta attualmente valutando le istanze di accreditamento e dovrà rispondere entro il 20 dicembre. Confermata quindi la nostra stima su un possibile decreto del MUR che formalizzi l’offerta formativa entro dicembre.

Quota di riserva per docenti “triennalisti” nella scuola statale o paritaria (compresi i docenti della IeFP) e i docenti che hanno partecipato alla procedura prevista dal comma 9 bis e relativi percorsi di 30 cfu abilitanti. Finora gli Atenei nelle comunicazioni sui loro siti circa l’offerta di percorsi che intendono attivare NON hanno dato notizia della riserva prevista dal DPCM e dell’offerta specifica di 30 CFU/CFA abilitanti inserita nel DL 75/2023. Tuttavia ci è stato assicurato che questa offerta formativa sarà parte integrante dei corsi attivati e lo sforzo andrà nella direzione di favorire l’accesso ai corsi. Per quanto ci riguarda è chiaro che ridurre l’offerta formativa, soprattutto nelle regioni dove più forte è la presenza di lavoro precario, renderà meno efficaci le riserve di posti per l’accesso alla formazione abilitante.

Talune università segnalano che l’accesso ai percorsi sarà limitato. Tale circostanza va regolata di concerto tra MUR e MIM e, nel caso dell’accesso ai percorsi di 30 cfu abilitanti, si tratta non tanto di limitarlo bensì di scaglionarlo stabilendo i criteri.

Abbiamo chiesto garanzie sul fatto che i precari possano accedere ai corsi abilitanti: questa è per noi una battaglia che dura da diversi anni, sulla quale non possiamo accettare passi indietro.

Il DPCM prevede il riconoscimento di crediti già posseduti, a partire dai 24 CFU del precedente ordinamento, ma non solo. Serve regolare in modo uniforme il riconoscimento e prevedere adeguato “sconto” sulle quote di iscrizione

Ci è stato chiarito che sui corsi da 60 CFU/CFA è previsto sia il riconoscimento dei 24 CFU/CFA che di eventuali ulteriori 12 crediti formativi. Per i corsi da 36 o 30 crediti questi 12 CFU/CFA vanno riproporzionati: nei corsi da 30 crediti il riconoscimento è possibile fino a 6 CFU/CFA, nei corsi da 36 crediti fino a 7 CFU/CFA.

Attivazione dei percorsi di 30 cfu online abilitanti per docenti già abilitati o specializzati sul sostegno. I percorsi sono molto attesi ma nulla è stato detto al riguardo.

Ci è stato garantito che pur nel contesto in cui si è dovuta dare priorità ai corsi finalizzati all’acquisizione dei crediti necessari per le procedure concorsuali previste dal PNRR i corsi rivolti a quei docenti già abilitati o specializzati nel sostegno che vogliono acquisire ulteriore abilitazione saranno predisposti dalle università.

Le risposte fornite dai due Ministeri hanno dato indicazioni importanti sui crediti riconoscibili e sulla tempistica di avvio dei corsi abilitanti.

Rilevanti per noi le rassicurazioni sui corsi on-line rivolti ai docenti già abilitati o specializzati nel sostegno, che vogliono acquisire l’ulteriore abilitazione.

Rimane una criticità sui costi troppo alti e sull’offerta formativa che auspichiamo sia calibrata rispetto al fabbisogno della scuola e dei lavoratori precari.

Nell’incontro abbiamo rilanciato il tema delle assunzioni da GPS, sia su posto comune che su posto di sostegno, nonché il tema della tutela degli idonei del concorso ordinario 2020. Su questi aspetti ritorneremo ad avanzare proposte precise e costruttive tese a tutelare i precari della scuola.

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