Assunzioni in ruolo docenti: il caos dei Concorsi
Un Concorso imposto che si conclude a macchia di leopardo. Un incastro di procedure difficile da districare.


Eravamo stati facili profeti quando segnalavamo che il Concorso 2012 avrebbe comportato conseguenze negative sul sistema di reclutamento, determinate da una scelta improvvisata e puramente ideologica e che non teneva in alcun conto la situazione esistente.
Ora il Concorso c'è stato, con infiniti strascichi giudiziari, ma saranno concluse solo una parte delle procedure.
Chi avrebbe dovuto garantire le scadenze non ha fatto nulla e, subito dopo la pubblicazione della Circolare sui ruoli, alcuni Uffici scolastici regionali si sono affrettati a comunicare che pochissime o nessuna procedura potrà concludersi entro il 31 agosto.
Cosa accade ora?
Va precisato che il Concorso bandito nel 2012 aveva comunque una validità triennale (come stabilito dalla Legge 124/99) e pertanto le assunzioni previste dovevano essere effettuate negli anni scolastici 2013/14, 2014/15 e 2015/16. Se per alcuni insegnamenti "salta" il 2013/14, sarà più difficile completare le assunzioni nei soli due anni successivi e si porrà un problema di proroga delle graduatorie di merito per rispettare il contingente previsto.
In presenza di concorsi 2012 non completati entro il 31 agosto avremo situazioni differenziate:
- In alcuni casi esistono ancora le graduatorie dei precedenti concorsi (1990/1999) e le stesse restano in vigore per le assunzioni (la Legge 124/99 ha stabilito che "le graduatorie relative ai concorsi per titoli ed esami restano valide fino all'entrata in vigore della graduatoria relativa al concorso successivo corrispondente").
- In altri casi non ci sono le graduatorie dei vecchi concorsi e pertanto le assunzioni avverranno tutte dalle Graduatorie ad esaurimento, con recupero nell'anno successivo. Ricordiamo che in presenza di Concorso 2012 concluso non è invece previsto alcun recupero rispetto a quanto accaduto negli anni precedenti, ma i posti assegnati si ripartiscono regolarmente al 50%, trattandosi di una nuova procedura.
E' chiaro che una situazione così variegata avrà conseguenze diverse sia per le aspettative di chi ha superato l'attuale concorso che per gli altri precari in particolare rispetto alla scelta delle province quando, nel 2014, si potranno aggiornare le graduatorie ad esaurimento e d'istituto.
Tutto questo non fa bene alla Scuola ed ai lavoratori precari e determinerà ulteriori strascichi di contenzioso.
Anche per questo è necessario avviare al più presto il confronto sul reclutamento e la formazione iniziale degli insegnanti per dare risposta a tutte le legittime aspettative dei lavoratori precari della scuola.
Innanzitutto va rispettato e completato il piano triennale di stabilizzazioni e va definito il successivo piano che preveda investimenti qualitativi, a partire dalla salvaguardia della continuità didattica, compromessa sia dall’eccessiva precarizzazione del personale che dal ritardo nelle operazioni di nomina.
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