Liceo del Made in italy: le proposte della FLC CGIL alla Camera dei Deputati
Il ddl 1341/2023 intende sopprimere il Liceo economico sociale e sostituirlo con il Liceo del made in Italy. Un provvedimento che mette la funzione educativa della scuola al servizio dell’impresa
Martedì 24 ottobre 2023 la FLC CGIL è stata audita dalla Commissione VII (Cultura, Scienza e Istruzione) della Camera dei deputati sul tema scottante della confluenza del Liceo Economico Sociale nell’istituendo Liceo del Made in Italy così come previsto dal ddl 1341/23 recante disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy.
La FLC CGIL, che ha affrontato il tema anche in uno specifico seminario di approfondimento e, in occasione della diffusione delle prime bozze del ddl, ha denunciato già dal mese di maggio 2023, il pesante attacco alla scuola della Costituzione sempre più ridotta al rango di agenzia formativa orientata prevalentemente alla transizione scuola-lavoro e quindi sempre più simile a una fabbrica di capitale umano (per dirla con il pedagogista Massimo Baldacci), in cui ciò che conta è la trasmissione di conoscenze e di competenze utilizzabili nel processo di produzione.
Alla base della nostra contrarietà al provvedimento ci sono quattro motivi di forte preoccupazione:
- la preoccupazione che deriva per la dispersione dell’importante patrimonio culturale e professionale garantito dal Liceo economico sociale che sarà soppresso per far spazio all’istituendo liceo del Made in Italy;
- la preoccupazione sia per il complessivo spostamento dell’impianto culturale da un orientamento a forte connotazione umanistica ad un orientamento in cui prevale la logica imprenditoriale e aziendalistica - in piena coerenza con il principio ispiratore della riforma della filiera tecnologico professionale - sia per il correlato potenziamento dei percorsi di formazione in apprendistato, che riteniamo troppo precoce per essere realmente formativo. Su quest’ultimo punto abbiamo chiesto che all’art. 13, comma 2 sia abrogata la lettera d)
- la preoccupazione per il destino di migliaia di lavoratrici e lavoratori visto il clima di incertezza ed insofferenza che si sta diffondendo nelle 419 scuole statali che hanno attivato l’opzione del Liceo economico sociale. Per questi motivi, abbiamo chiesto l’abrogazione del comma 4 dell’art. 13 del Ddl n. 1341 per la parte che prevede la confluenza del Liceo economico sociale nel Liceo del made in Italy.
- la contrarietà per l’istituzione della Fondazione denominata “Imprese e competenze” che prevede il coinvolgimento diretto delle aziende nel processo di formazione con l’obiettivo di rispondere, in questo modo, ai bisogni formativi delle imprese del contesto produttivo del territorio di appartenenza con la conseguenza di subordinare la formazione culturale del futuro cittadino alle esigenze del mercato del lavoro con la semplice acquisizione di competenze professionali e tecniche spendibili nel settori produttivi del made in Italy. Per questi motivi, abbiamo chiesto l’abrogazione dell’art. 14 del DDL in discussione.
Le nostre valutazioni e proposte sono state affidate a una memoria scritta per l’acquisizione agli atti della Camera che riportiamo in allegato.
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