FLC CGIL, UIL Scuola Rua e Snals Confsal proclamano lo sciopero dei dirigenti scolastici e sospendono la partecipazione ai tavoli di confronto con il ministero
Nulla di fatto nell’incontro di conciliazione al Ministero del Lavoro sulle problematiche della dirigenza scolastica. Generiche e insufficienti le risposte dell’amministrazione.
Si è svolto ieri 24 novembre, presso il Ministero del Lavoro, l’incontro di conciliazione a seguito della proclamazione dello stato di agitazione della dirigenza scolastica della FLC CGIL, UIL Scuola Rua e SNALS Confsal
L’amministrazione scolastica, presente al tavolo, non ha fornito risposte concrete alle richieste delle organizzazioni sindacali, limitandosi a generici impegni, già enunciati nei tavoli tecnici di confronto, senza prospettare alcuna soluzione concreta.
La FLC CGIL, unitamente alle altre organizzazioni sindacali presenti, ha pertanto dichiarato che sospenderà la partecipazione ai tavoli di confronto avviati.
L’incontro si è concluso con un verbale di mancata conciliazione e con la proclamazione dello sciopero della dirigenza scolastica per il prossimo 10 dicembre.
In un comunicato unitario dei segretari generali della FLC CGIL, UIL Scuola Rua e SNALS Confsal esplicitate le ragioni dello sciopero.
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COMUNICATO UNITARIO
FLC CGIL - UIL SCUOLA RUA - SNALS CONFSAL
NULLA DI FATTO NELL’INCONTRO DI CONCILIAZIONE AL MINISTERO DEL LAVORO SULLE PROBLEMATICHE DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA.
FLC CGIL, UIL SCUOLA RUA E SNALS CONFSAL GIUDICANO GENERICHE E INSUFFICIENTI LE DICHIARAZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE E PROCLAMANO LO SCIOPERO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI.
Queste le richieste delle OO.SS a cui l’amministrazione non ha fornito le risposte necessarie, limitandosi all’ennesimo inutile riconoscimento dell’esistenza delle problematiche della dirigenza scolastica e delle rivendicazioni della categoria.
Stanziamento di risorse aggiuntive per la stabilizzazione del Fondo Unico Nazionale (FUN) dei dirigenti scolastici per impedire l’arretramento delle retribuzioni e per progredire nel percorso di perequazione stipendiale in relazione alle analoghe dirigenze pubbliche.
Abbiamo chiesto lo stanziamento di risorse aggiuntive per la stabilizzazione del Fondo Unico Nazionale (FUN) dei dirigenti scolastici attualmente non sufficiente a garantire il mantenimento dei livelli retributivi dei dirigenti che negli aa.ss 17/18 e 18/19 hanno perso quasi totalmente la retribuzione di risultato e che ancora non conoscono la consistenza del FUN 19/20. Non è accettabile che si continuino a erodere le retribuzioni dei dirigenti scolastici e che si continui ad accumulare questo pesante ritardo nella definizione degli importi spettanti, così come non è accettabile che si continui a sospendere in molte regioni la retribuzione di parte variabile ai dirigenti assunti a partire dal 2019.
Il Confronto con il Ministero sui criteri per la graduazione nazionale delle scuole in fasce di complessità connesse alla retribuzione di posizione parte variabile dei dirigenti scolastici, che abbiamo sospeso per la mancanza delle risorse necessarie, rischia di determinare un livellamento al ribasso con perdita di retribuzione di gran parte dei dirigenti.
In assenza delle risorse richieste, continuerà inoltre a rimanere ancora ingiustamente alto il differenziale retributivo (22.000 € lordi annui circa) rispetto alle altre dirigenze pubbliche.
Eliminazione dei vincoli esistenti e la rivisitazione complessiva delle procedure di mobilità nazionale dei dirigenti scolastici, da lasciare alla competenza contrattuale. I vincoli esistenti nelle procedure di mobilità dei dirigenti scolastici fra le regioni rappresentano un ostacolo insormontabile al rientro nella regione di residenza di oltre 1.000 dirigenti scolastici vincitori del concorso 2017 assunti in altra regione. Abbiamo chiesto un nuovo meccanismo che faciliti il rientro, eliminando l’assenso dei Direttori Regionali e le percentuali. Da due anni chiediamo un’intesa, ma non siamo stati ascoltati. Non riteniamo percorribile la strada della sequenza contrattuale per i tempi eccessivamente lunghi che la procedura, non prevista dal CCNL, può comportare.
Definizione delle modalità di esercizio e dei limiti delle responsabilità dirigenziali. Da anni vengono scaricate sulla scuola e sui dirigenti scolastici responsabilità che appartengono ad altri soggetti o che la scuola condivide con altri soggetti, senza che vengano esattamente precisati gli ambiti di responsabilità. L’amministrazione continuamente riversa sulle segreterie delle scuole una mole di adempimenti sui quali non fornisce il necessario supporto. L’istituzione dei tavoli tecnici per la semplificazione amministrativa per eliminare quelle che abbiamo definito molestie burocratiche, cioè adempimenti estranei al servizio di istruzione, non ha prodotto i risultati necessari. Su ognuna delle problematiche abbiamo sempre formulato proposte e soluzioni; il Ministero ascolta e riconosce l’esistenza dei problemi, ma non dà poi alcuna risposta. Abbiamo ricordato, a titolo esemplificativo, solo la più recente, l’utilizzo della piattaforma INPS Nuova Passweb attraverso la quale le scuole – che spesso non conoscono tutta la storia lavorativa del personale che dovrà essere collocato in pensione – devono caricare e asseverare la correttezza di dati contributivi che quasi mai sono stati caricati dall’INPS a causa di anni di ritardi. Abbiamo chiesto che si implementi il SIDI in modo da poter gestire, già dai pensionamenti previsti per il prossimo anno, la migrazione dei dati dal SIDI all’INPS senza ricorrere all’utilizzo da parte del personale della scuola di un applicativo dell’INPS.
Riconduzione della valutazione nell’ambito della contrattazione.
Nel 2019 una dichiarazione congiunta allegata al CCNL dell’area dirigenziale ha preso atto della necessità di una revisione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici attraverso l’istituto del confronto, riconoscendo l’inadeguatezza del sistema di valutazione scaturito dalla legge 107/2015 e dalla Direttiva 36/2016. Finora nulla è stato fatto, il Ministero non può pensare di imporre di nuovo una modalità di valutazione senza aver aperto sul tema un vero confronto.
Applicazione della normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei dirigenti scolastici.
I Direttori Regionali continuano ad essere inadempienti per quanto riguarda la valutazione dello stress lavoro correlato e la tutela della salute dei dirigenti scolastici che, specialmente nell’attuale situazione emergenziale, sono soggetti a livelli insopportabili di responsabilità e di carichi di lavoro. Dopo aver diffidato i direttori regionali per la mancata valutazione dello stress lavoro correlato ed aver assistito al rimpallo delle competenze tra ministero e Uffici scolastici, abbiamo chiesto per l’ennesima volta che si metta mano alla valutazione dello stress lavoro correlato dei dirigenti scolastici.
Esigibilità della contrattazione integrativa nazionale.
Abbiamo chiesto che l’amministrazione rispetti il contratto, dando seguito a tutte le materie oggetto di confronto e contrattazione nazionale, definendo innanzitutto criteri stringenti per l’attribuzione degli incarichi dirigenziali e degli incarichi aggiuntivi e per le attività formative rivolte ai dirigenti scolastici.
Oggi infatti diversi USR attribuiscono gli incarichi dirigenziali applicando il principio della rotazione - non previsto per la scuola perché la stessa ANAC ha affermato che le scuole non sono luoghi ad alto rischio corruttivo - e attribuiscono reggenze e incarichi aggiuntivi senza esplicitarne i criteri o contraddicendo i criteri precedentemente resi noti.
Rendere permanente la norma transitoria sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche con 500 alunni.
Abbiamo chiesto di stabilizzare la norma sul dimensionamento ottimale da 500 alunni. La Legge di Bilancio proroga di un ulteriore anno la norma, prevista nella legge 178/2020, sulla riduzione del numero di alunni da 600 a 500 per rendere “normo dimensionata” una istituzione scolastica. Occorre nell’immediato rendere permanente la norma e fissare parametri numerici all’interno dei quali i piani di dimensionamento regionale stabiliscano il numero complessivo delle istituzioni scolastiche funzionanti. A questo fine è necessario prevedere la dotazione dei dirigenti e dei direttori per ognuna delle 382 istituzioni scolastiche con un numero di alunni tra 500 e 600 attualmente prive di queste figure perché sottodimensionate.
IN ASSENZA DI RISPOSTE CONCRETE ALLE PROBLEMATICHE EVIDENZIATE NELL’INCONTRO DI CONCILIAZIONE, FLC CGIL, UIL SCUOLA RUA E SNALS CONFSAL HANNO PROCLAMATO LO SCIOPERO DEL PERSONALE DIRIGENTE SCOLASTICO DELL’AREA ISTRUZIONE E RICERCA PER L’INTERA GIORNATA DEL 10 DICEMBRE 2021.
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