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“Ricercatori determinati”: secondo giorno di occupazione del Senato Accademico dell’Università “La Sapienza” di Roma

Gli studenti e i “Ricercatori Determinati” lanciano un appello alla partecipazione alla manifestazione nazionale di venerdì 14 dicembre a Roma.

07/12/2018
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Si è svolta la seconda giornata di occupazione del Senato Accademico dell’Università “La Sapienza” di Roma da parte di Studenti e Ricercatori Determinati attraverso una prima diretta social per restituire quanto si è espresso nella giornata di mobilitazione del 6 dicembre organizzata da FLC CGIL, ADI, Link Coordinamento Universitario e Coordinamento Ricercatori Non Strutturati.

Alle 11,30 è iniziata l’Assemblea con i Parlamentari che hanno risposto all’appello lanciato ieri subito dopo l’Incontro con il Viceministro Lorenzo Fioramonti.
Sono intervenuti gli on. Verducci (PD), Melicchio e Bella (M5stelle).
L’on. Verducci ha sottolineato l’importanza dell’approvazione del Decreto Madia che ha aperto al percorso di stabilizzazioni e ha criticato la mancata attribuzione di risorse adeguate per l’Università.
L’on. Bella ha riconosciuto i diversi periodi di investimento dell’FFO descrivendo un’inversione di tendenza rispetto ai governi precedenti attraverso l’illustrazione di dati solo recentemente elaborati a seguito dell’Assemblea del 22 ottobre sempre a Sapienza. Successivamente ha aperto alla possibilità di discutere di introdurre maggiori quote di punti organico se le università stanno dentro la quota dell’80% di spesa per il personale.
L’on. Melicchio ha ribadito che nell’attuale Legge di Stabilità in discussione non è possibile introdurre norme ordinamentali in quanto le stesse, se introdotte, necessitano di risorse stanziate che ad oggi non sono disponibili.

A fronte di questo quadro di contributi emersi, abbiamo chiesto un intervento immediato in Parlamento nel passaggio al Senato per costruire proposte emendative, con una comunanza di intenti tra forze politiche che credono nell’importanza dell’Università.
Abbiamo ribadito che 1, 5 miliardi di euro possono essere stanziati in una manovra in deficit e che le norme ordinamentali è un falso problema a fronte del fatto che già il testo in discussione ne contiene alcune analoghe.
In analogia a quanto previsto per la revisione del percorso FIT nei concorsi scuola abbiamo proposto di agganciare agli attuali percorsi di stabilizzazione dei precari dell’università il requisito (presente nel Madia) dei 3 anni di contratto negli ultimi 8.
Non si tratta dunque di percorsi lunghi di riforma, non si tratta di forzare lo stato contrattuale e giuridico, si tratta invece di rispondere a delle esigenze di assorbimento del precariato storico senza creare colli di bottiglia per le giovani generazioni, attraverso una riforma del pre-ruolo ordinato e ciclico.

Per questo dunque a conclusione, gli studenti e i Ricercatori Determinati lanciano un appello corale e massivo alla partecipazione da tutta Italia alla manifestazione nazionale di venerdì 14 dicembre a Roma in Piazza Vidoni alle 14,00 invitando tutti i parlamentari a venire a confrontarsi e a raccogliere la nostra sfida.