Contratto “Istruzione e Ricerca”: il MIUR disponibile a discutere delle risorse
Giovedì 21 e venerdì 22 dicembre si è tenuto l’incontro con il Sottosegretario Vito De Filippo per assicurare il rispetto dell’Accordo del 30 novembre 2016 e fare il punto sui risultati raggiunti con la legge di bilancio grazie alle mobilitazioni della FLC CGIL e degli altri sindacati. In discussione anche la proroga del contratto sulla mobilità.
A seguito della lettera indirizzata alla Ministra Fedeli con la quale FLC CGIL, USR CISL, UIL Scuola RUA e Snals Conf.Sal hanno richiesto un incontro politico, nella serata del 21 dicembre, poi nel pomeriggio del 22 dicembre 2017 anche a seguito di una ferma posizione delle Confederazioni, le organizzazioni sindacali sono state convocate al MIUR presso gli uffici del sottosegretario Vito De Filippo con in quale si sono confrontate su più temi legati al rinnovo del CCNL.
Il comunicato unitario
Il verbale dell’incontro
La FLC CGIL, insieme alle altre organizzazioni, ha messo in chiaro che resta imprescindibile il nodo salariale: dopo 8 anni di attesa del contratto di lavoro, i lavoratori della scuola non possono accettare nessun arretramento. Lo stesso discorso vale anche per il personale tecnico amministrativo dell’università la cui media retributiva è, insieme a quella della scuola, tra le più basse del pubblico impiego.
L’Amministrazione ha confermato la disponibilità della Ministra Fedeli nei confronti dei lavoratori del comparto e a tal proposito ha illustrato i principali emendamenti approvati in legge di bilancio che lo riguardano
- l’istituzione di un fondo di valorizzazione della professionalità dei docenti, con uno stanziamento di 10.000.000 di euro per il primo anno, 20 per il secondo, 30.000.000 dal 2020;
- la proroga di un anno della validità della graduatoria del concorso docenti 2016;
- misure di flessibilità nella composizione dei fondi accessori dell’università;
- la possibilità di sospendere i contratti a termine delle ricercatrici in maternità;
- la statizzazione di tutti gli istituti AFAM e la stabilizzazione dei precari storici della categoria;
- un incentivo per l’assunzione dei precari della ricerca e infine, 150.000.000 di euro per incrementare l’organico di diritto docenti dal 2018/2019.
Queste misure si aggiungono a quelle già presenti nella prima bozza della legge di bilancio per il personale ATA, come la possibilità di sostituzione del personale in caso di assenze di 30 giorni e l’indizione del concorso per i DSGA.
La FLC CGIL, unitamente agli altri sindacati, pur apprezzando alcuni risultati conseguiti in legge di bilancio, frutto di una incessante mobilitazione della categoria e di una intensa pressione politica esercitata nella fase di discussione della legge di stabilità 2018, ha ribadito l’importanza della ripresa della trattativa contrattuale sulla base di un impegno a garantire
- l’aumento di 85 euro medi mensili per le lavoratrici e i lavoratori del comparto
- la riconduzione nel CCNL delle risorse economiche stanziate dalla legge 107/15
- la riconduzione nel CCNL di ogni altra materia che le leggi hanno sottratto alla contrattazione così come definito nell’Accordo di Palazzo Vidoni.
Il Sottosegretario, per conto della Ministra Valeria Fedeli, ha riconosciuto le ragioni sindacali e ha manifestato la disponibilità del Ministero a risolvere la questione economica per creare le condizioni per un avvio tempestivo della contrattazione in sede Aran a partire dalla certezza delle risorse.
In chiusura, Francesco Sinopoli ha colto l’occasione per chiedere la calendarizzazione di un incontro sulla vertenza dei diplomati magistrali ritenendo necessaria, alla luce della sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, una soluzione politica di tutta la vicenda. Tale incontro avverrà il 4 gennaio 2018.
L’intesa inoltre rinnova l’impegno a riavviare i tavoli tecnici sulle problematiche ATA, ancora oggi irrisolte e di impellente risoluzione (primo fra tutti il caso delle scuole ancora prive di DSGA).
Tutti gli impegni sono stati formalizzati in un verbale congiunto tra sindacati e Miur, dal quale ripartirà finalmente la trattativa.
Create queste condizioni e sottoscritta l’Intesa è stato possibile discutere poi del Contratto collettivo nazionale integrativo (CCNI) sulla mobilità per l’anno scolastico 2018/2019 relativo al personale scolastico ed educativo.