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DIS-COLL: la lotta per garantire pieni diritti a tutti i lavoratori della conoscenza continua

"Bene l'approvazione definitiva della legge sul lavoro autonomo, ma rimangono esclusi ancora molti lavoratori", denunciano FLC CGIL e INCA in una nota congiunta.

12/05/2017
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“L'approvazione definitiva della legge sul lavoro autonomo non imprenditoriale è una buona notizia. Con questa legge la DIS-COLL, l'indennità di disoccupazione per i titolari di contratti di collaborazione, diventa finalmente strutturale, e viene definitivamente estesa ad assegnisti di ricerca e dottorandi borsisti" scrivono FLC CGIL e INCA in una nota congiunta. "La legge, che comunque contiene delle criticità, segna dunque una vittoria per tutte le ricercatrici e i ricercatori precari che da anni reclamano il riconoscimento della dignità del proprio lavoro. Il diritto all'indennità di disoccupazione ad assegnisti e dottorandi con borsa il cui contratto termini dopo il 30/06/2017 risponde – seppure parzialmente – alla necessità di protezione sociale per chi lavora in condizioni di precarietà nel settore della ricerca", proseguono le due categorie sindacali della CGIL.

"Tuttavia", denunciano FLC e INCA, "nella legge approvata resta una lacuna notevole perché non è prevista alcuna forma di protezione per i dottorandi senza borsa di studio, i borsisti di ricerca e tutte quelle figure, numerose tra i lavoratori della conoscenza, che lavorano con partita IVA e sono prive di qualsiasi protezione quando sono costretti alla discontinuità del reddito. Restano altresì esclusi tutti i dottorandi che hanno iniziato il proprio percorso nel 2014 (XXIX ciclo), e che per pochi mesi o settimane non potranno usufruire dell'indennità di disoccupazione pur avendone diritto. La disparità di trattamento riservata a queste figure lavorative resta inaccettabile".

Infine, "FLC e INCA CGIL confermano l'impegno comune ad esercitare una forte pressione sull’INPS, affinché emani al più presto le circolari che daranno piena attuazione al provvedimento legislativo. La lotta per garantire la pienezza dei diritti per tutti i lavoratori della conoscenza continua".