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Prestiti agevolati erogati dall’Inpdap: prelievo forzato dalle buste paga dei lavoratori

DM n. 45 del 7 marzo 2007, Regolamento di attuazione dell'articolo unico, comma 347 della L. 23 dicembre 2005, n. 266, in materia di accesso alle prestazioni creditizie agevolate erogate dall'INPDAP

12/06/2007
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Il 10 aprile 2007 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 83, il DM n. 45 del 7 marzo 2007, concernente il regolamento di attuazione per l’accesso alle prestazioni creditizie agevolate erogate dall’INPDAP.

I dipendenti pubblici iscritti ai fini pensionistici presso l’INPDAP, hanno sul loro stipendio una trattenuta dello 0,35% (Fondo credito) che consente l’accesso alle prestazioni creditizie erogate dall’INPDAP (piccolo prestito, cessione del quinto, mutui ecc).
Pertanto, per coloro che già da tempo sono in servizio presso la Pubblica Amministrazione, non ci sono novità sostanziali.

Le novità invece riguardano i nuovi assunti, i pensionati e tutti coloro che pur essendo pubblici dipendenti sono iscritti presso enti previdenziali diversi dall’INPDAP.
In quest’ultimo caso rientrano una parte consistente di lavoratrici e lavoratori degli enti di ricerca che sono in carico all’INPS.

La trattenuta viene effettuata d’ufficio, in misura diversa a seconda se il dipendente è pensionato (in questo caso è dello 0,15%) o è lavoratore attivo (0,35%). Sono esclusi dal contributo i titolari di pensione fino a 600 € lorde mensili.
Dal momento in cui viene effettuata la prima trattenuta sulla retribuzione o sulla pensione, decorrono 6 mesi di tempo per recedere da questa iscrizione. Se all’INPDAP non arriva alcuna segnalazione, scatta il meccanismo del tacito assenso e non esiste più la possibilità di recedere.

Il D.M. in questione, atto unilaterale del Ministero del Tesoro, è molto discutibile e si presenta come una manovra che ha lo scopo di rastrellare soldi dalle buste paga dei lavoratori.

Il sindacato, non appena ne è venuto a conoscenza, ha vivacemente protestato, ma questo è stato emanato ugualmente. Nella giornata di ieri sono state chieste garanzie all’INPDAP perché tutti i soggetti interessati siano messi rapidamente a conoscenza, sapendo che la cosa può essere abbastanza semplice per tutto il personale gestito dall’INPDAP stesso, ma è notevolmente più difficoltoso per tutti coloro che sono in carico a enti previdenziali diversi.

In ogni caso sarà cura delle strutture sindacali territoriali attivare una campagna di informazione a tutela dei lavoratori e pensionati interessati che dovranno essere messi nella condizione di poter effettuare una scelta consapevole.

Roma, 12 giugno 2007