Epifani: “Il tema degli investimenti in ricerca e formazione doveva essere il cuore della finanziaria, così non è…”
Il Segretario generale della CGIL, che chiuderà la manifestazione di domani a Roma, ribadisce che occorre una politica e un insieme di strumenti che riattivino il ruolo della Ricerca Pubblica e dell’Università come frontiera di innovazione, cosa della quale il Paese ha bisogno.
Il Segretario Generale della CGIL Guglielmo Epifani, a margine dell’attivo promosso dalla CGIL di Roma e del Lazio sul lavoro nero e la precarietà, ha affermato che “l’Italia e la Ricerca non vanno bene. Ci vogliono più fondi e una politica che faccia della Ricerca e dell’Università il perno di un’idea di riforma del Paese e del suo cambiamento”.
Questa sarà la richiesta che verrà rilanciata domani, con una grande manifestazione nazionale a Roma proclamata dai Sindacati confederali Università e Ricerca.
“Il tema degli investimenti in ricerca e formazione, continua Epifani, doveva essere il punto fondamentale della Finanziaria e, invece, così non è. Per questo domani facciamo lo sciopero generale. Non è solo questione di soldi, ha spiegato, i soldi sono una conseguenza, ci vuole un’idea, una politica e un insieme di strumenti che riattivino il ruolo della Ricerca Pubblica, particolarmente, e dell’Università come frontiera di innovazione, cosa della quale il Paese ha bisogno.
Inoltre, è inutile ripetere che la produttività muore se contemporaneamente non si fanno investimenti in innovazione.”
Roma, 16 novembre 2006
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