Decreto scuola e ricerca: gli emendamenti proposti dalla FLC CGIL rilanciano la partita delle abilitazioni, i diplomati magistrali, i facenti funzione di DSGA e le stabilizzazioni in Università, Enti di ricerca, AFAM
Il decreto può e deve essere migliorato, a partire dalle questioni che disattendono l’intesa del 1° ottobre.
La FLC CGIL, con una delegazione guidata dal Segretario Generale Francesco Sinopoli, ha consegnato oggi nell’audizione informale dinanzi alle commissioni XI e VII riunite della Camera le proprie proposte emendative sul decreto 126/2019.
Le questioni poste hanno riguardato innanzi tutto la partita delle abilitazioni: l’iter del confronto con il MIUR va ripreso al più presto perché concorso straordinario e percorsi abilitanti sono per noi due aspetti inscindibili dell’impegno assunto con l’Intesa del 1° ottobre dal Ministro Fioramonti. Tanto che ieri, a dispetto delle condizioni metereologiche difficilissime, eravamo in piazza a chiedere il pieno rispetto degli impegni assunti.
Il decreto va modificato nella parte relativa al concorso riservato ai facenti funzione di DSGA, consentendo l’accesso al concorso riservato ai tanti Facenti funzione privi del titolo prescritto e che da anni ricoprono questo incarico facendo funzionare le scuole.
Abbiamo chiesto di inserire le misure a tutela della continuità didattica e dei diplomati magistrali, con il mantenimento in servizio fino al 30 giugno dei docenti destinatari di sentenze sfavorevoli. Anche questo un tema al centro di un’Intesa tra MIUR e sindacati.
Abbiamo poi chiesto garanzie sull’accesso la concorso straordinario per i docenti che hanno maturato le tre annualità solo su sostegno; gli specializzandi del IV ciclo del TFA; coloro che maturano il 3 anno di servizio nel 2019/20; i docenti con il servizio nei Centri di Formazione Professionale (ai fini dell’abilitazione); la possibilità di presentare la domanda di assunzione in altre regioni anche per i docenti della primaria e dell’infanzia presenti nelle GM 2016 e 2018; il mantenimento della deroga sul possesso dei 24 CFU rispetto al concorso ordinario della scuola secondaria e abbiamo chiesto di abbassare il voto per superare la prova scritta del concorso straordinario da 7/10 a 6/10.
Abbiamo poi chiesto il passaggio a tempo pieno per gli ATA ex-cococo e la possibilità di completamento per coloro che si trovano nella condizione del part-time forzato; la cancellazione del divieto di nominare supplenti per il personale assente (sia collaboratori scolastici che assistenti amministrativi e tecnici); l’eliminazione delle incombenze amministrative improprie come PASSWEB.
Per l’università abbiamo chiesto di prorogare il termine della scadenza per la definizione dei contratti integrativi di ateneo per i lettori di lingua straniera, l’avvio di una fase straordinaria di reclutamento e stabilizzazione dei lavoratori precari dell’università e il passaggio dei ricercatori a tempo indeterminato a professore associato senza utilizzo dei punti organico.
Per gli enti pubblici di ricerca abbiamo chiesto alcune modifiche dell’art. 6 del DL per rendere maggiormente esigibile la stabilizzazione dei lavoratori precari ai sensi dell’art.20 della riforma Madia, una ulteriore semplificazione delle norme a regime per il reclutamento e l’inclusione all’interno del CCNL di norme sui lavoratori precari per garantire condizioni retributive, professionali, ambientali, analoghe a quella dei lavoratori di ruolo che svolgono analoghe attività.
Rispetto al settore dell’AFAM abbiamo chiesto norme stringenti che limitino l’abuso del precariato, anche tramite false partite IVA e un’accelerazione nell’inquadramento in prima fascia dei docenti di seconda.
Su tutte queste tematiche abbiamo presentato delle memorie e presenteremo anche specifici emendamenti.
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