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Ddl sulla sicurezza: ci sono modifiche ma rimangono le ragioni dell'appello "Noi educhiamo, non denunciamo!"

Continueremo la raccolta di firme al nostro appello e continueremo a protestare e reagire contro questa proposta di legge che contiene il seme dell'intolleranza a forte carattere razziale.

08/05/2009
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I giornali e i notiziari televisivi continuano ad essere pieni di commenti e notizie in merito al ddl sulla sicurezza che vedrà la settimana prossima il voto della Camera dei Deputati.
La Lega Nord teme imboscate e quindi impone al governo che sul ddl venga posta la fiducia, e quindi non ci sono dubbi sulla sua trasformazione in legge.

È bene però fare alcune precisazioni circa i contenuti del testo che verrà votato. La nostra opposizione e le proteste che si sono levate da molte parti e anche dallo stesso Presidente della Camera dei Deputati, hanno prodotto delle modifiche al testo originario.

È vero che è stato eliminata la disposizione che prevedeva l’obbligo di esibire il permesso di soggiorno anche per le iscrizioni alla scuola dell’obbligo, ma questo non elimina il problema che abbiamo per tempo segnalato e per il quale abbiamo lanciato la raccolta di firme on-line “Noi educhiamo, non denunciamo!”.
Il problema, infatti, è costituito dall’introduzione del reato di clandestinità. E’ questo che dovrebbe imporre ai pubblici ufficiali (e nella scuola lo siamo) la denuncia nei confronti degli immigrati irregolari.

Cassare quella norma è stato un gesto elegante per far sembrare di ascoltare le ragioni delle proteste, ma senza in realtà produrre effetti concreti; quindi noi continueremo la raccolta di firme sotto il nostro appello e continueremo a protestare e reagire contro questa proposta di legge che non da ora, ma da subito, abbiamo valutato contenere il seme dell’intolleranza a forte carattere razziale.

Roma, 8 maggio 2009