Continua la preparazione dello sciopero dell’Università e della Ricerca per il 17 novembre
Proseguono le assemblee negli Atenei e negli Enti di Ricerca per preparare lo sciopero della categoria contro i contenuti della LeggeFinanziaria, che penalizzano severamente questi settori.
Risorse insufficienti, ai limiti della sopravvivenza, e tagli ai bilanci del tutto impropri, con prevedibili difficoltà anche a finanziare i rinnovi contrattuali; risposte assolutamente minimali ai gravi problemi del reclutamentoe del precariato, a fronte della necessità di un piano straordinario di accesso in ruolo di dimensioni consistenti; un incomprensibile lesione all’autonomia degli Enti, che possono essere “riordinati” per regolamento anziché per legge.
In questi giorni molte voci sono intervenute a sostenere le richieste del sindacato, prima fra tutte quella di Rita Levi Montalcini; e sappiamo che è in corso un fitto lavoro parlamentare e ministeriale di emendamento e riscrittura dei punti più controversi.
Ma nulla di tutto ciò è pubblico né tanto meno ufficiale. Rispetto ai testi della Finanziaria in ingresso niente è ancora cambiato, né il Governo ha dichiarato in forma ufficiale l’impegno a cambiare in tutto o in parte le norme presentate.Il Ministro Mussi ha più volte pubblicamente convenuto sulla necessità di una forte correzione di rotta: ci attendiamo orasegnali espliciti e concreti di tale volontà ad un tavolo di confronto, accompagnati da una precisa assunzione di impegni formali da parte del Governo.
Anche in queste ore stiamo lavorando per acquisire tali risultati: se questo non accade, lo sciopero del 17 si carica di un significato politico evidente contro una Finanziaria sbagliata e contro l’ennesima ferita all’alta formazione e alla ricerca.
Roma, 14 novembre 2006
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