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Revisione del piano di valutazione del PNRR: resa nota la decisione di esecuzione dell’Unione Europea sulle richieste del governo italiano

Approvate le modifiche di 8 misure relative alla quarta rata del PNRR. Le ricadute sui settori della conoscenza.

21/09/2023
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È stata pubblicata la Decisione di esecuzione dell’Unione Europea 12559/23 che modifica la Decisione di esecuzione del 13 luglio 2021 relativo allegato relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia e che dovrebbe consentire il pagamento della quarta rata del PNRR.

Ricordiamo che l'11 luglio 2023 il governo italiano aveva presentato alla Commissione una proposta intesa a modificare la decisione del 13 luglio 2021, con la motivazione che parte del PNRR non potesse più essere realizzata a causa di circostanze oggettive.

Le modifiche riguardano 8 misure che riguardano

  • l'investimento 4 - Tecnologia satellitare ed economia spaziale nell'ambito della componente 2 della missione 1
  • l'investimento 3.2 - "Sviluppo dell’industria cinematografica (Progetto Cinecittà)" nell'ambito della componente 3 della missione 1
  • l'investimento 3.4 - "Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario" nell'ambito della componente 2 della missione 2
  • l'investimento 4.3 - "Sviluppo infrastrutture di ricarica elettrica" nell'ambito della componente 2 della missione 2
  • l'investimento 2.1 - "Rafforzamento dell'Ecobonus e del Sismabonus per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici" nell'ambito della componente 3 della missione 2
  • l'investimento 1.1 - "Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia" nell'ambito della componente 1 della missione 4.
  • la riforma 1.7: "Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti" nell'ambito della componente 1 della missione 4
  • l'investimento 5 – "Creazione di imprese femminili" nell'ambito della componente 1 della missione 5

Come è noto il PNRR prevede che entro la fine del 2025 siano creati “almeno 264.480 nuovi posti per servizi di educazione e cura per la prima infanzia (fascia 0-6 anni). L'obiettivo del piano per la costruzione e la riqualificazione degli asili nido è l'aumento dei posti disponibili, tramite il potenziamento del servizio educativo per la fascia 0-6 anni”. (obiettivo M4C1-18)

A tal fine entro il 30 giugno 2023 era prevista l’aggiudicazione dei contratti di lavoro e la distribuzione territoriale per gli asili nido, le scuole dell'infanzia e i servizi di educazione e cura della prima infanzia.” (Traguardo M4C1-9)

L'Italia ha spiegato che parte di tale traguardo non può essere realizzata a causa di circostanze oggettive. In particolare, i problemi legati alla diffusione hanno determinato la necessità di indire ulteriori gare d'appalto per conseguire gli obiettivi entro il calendario concordato. Alla luce di tali circostanze, è necessario adottare misure aggiuntive, quali ulteriori gare d'appalto, al fine di garantire l'effettiva attuazione della misura e raggiungere l'obiettivo nel quarto trimestre del 2025. Conseguentemente al traguardo del 30 giugno 2023 viene eliminato il riferimento alla notifica dell’aggiudicazione di tutti i contratti di lavoro pubblici per la prima serie di interventi ammissibili.

Riguardo agli alloggi per gli studenti universitari l’Italia ha chiesto modifiche alfine di poter indire ulteriori gare d'appalto per conseguire gli obiettivi della misura entro il calendario concordato.

Conseguentemente vengono apportate le opportune modifiche alla descrizione della misura aggiungendo, inoltre, il seguente periodo “Gli alloggi già utilizzati a fini abitativi per studenti prima della pubblicazione del relativo invito a presentare progetti non possono essere contabilizzati ai fini degli obiettivi. Per raggiungere l'obiettivo finale di posti letto creati e assegnati, gli inviti a presentare progetti devono essere pubblicati tra il 2021 e il 2025."

La decisione del 12 settembre interviene anche su una serie di errori materiali presenti nel documento di valutazione del 2021 che non influiscono sull'attuazione delle misure e riguardano la descrizione

  • dell'investimento 1.1: "Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia"
  • della riforma 1.7: "Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti" e dell'obiettivo M4C1-30
  • dell'investimento 3: "Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore" e del traguardo M5C3-8
  • del traguardo M5C1-18.

L’Unione Europea considera adeguate al quadro di riferimento sia il nuovo sistema di governance prevista dal decreto legge 13/23 che non incide sull'organismo di audit responsabile del monitoraggio del PNRR e sul sistema unitario di archiviazione Regis, sia la normativa relativa alle competenze della Corte dei conti in relazione al piano per la ripresa e la resilienza. Inoltre restano in vigore accordi rafforzati con la Guardia di Finanza e con le autorità indipendenti competenti, quali l'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), potenziando in tal modo il ruolo che l'ordinamento italiano già attribuisce a tali autorità in relazione alla tutela delle finanze pubbliche, comprese quelle provenienti dall'UE.