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Questioni previdenziali: CGIL, CISL, UIL scrivono di nuovo al Ministro Di Maio per aprire un confronto

All’ordine del giorno la prescrizione dei contributi per i dipendenti pubblici.

31/07/2018
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CGIL, CISL, UIL hanno rinnovato la richiesta di incontro al Ministro Di Maio per affrontare i problemi rimasti insoluti in materia di previdenza nella precedente legislatura.

Infatti nella missiva si sottolinea l’esigenza di aprire un confronto sulle questioni più generali legate alla previdenza e si evidenziano alcuni temi specifici che per le tre confederazioni andrebbero affrontati con la massima urgenza:

  • la gestione dell’Ape sociale e degli interventi a favore dei lavoratori ‘precoci’, con particolare attenzione al monitoraggio sulle domande presentate
  • la gestione della norma relativa ai lavori gravosi che ha un impatto non solo sulla gestione dell’Ape sociale e degli interventi per i lavoratori precoci, ma anche sull’esonero dell’aumento dell’età pensionabile previsto per il 2019.
  • l’avvio del lavoro delle Commissioni istituite nell’ultima legge di Bilancio, che entro il 30 settembre 2018, dovrebbero presentare le relazioni sulle proprie rilevazioni relative alla speranza di vita.

Per i settori pubblici della FLC il tavolo richiesto dalle Confederazioni diventa fondamentale per affrontare il tema del superamento dell’istituto della prescrizione dei contributi, che dopo il chiarimento della circolare INPS 169 del 15 novembre 2017 sulle responsabilità del datore di lavoro, ha bisogno di un ulteriore slittamento dei tempi, perché i lavoratori possano, attraverso la visura del proprio estratto contributivo, segnalare i versamenti mancanti.

Dal mese di settembre le sedi del nostro patronato INCA CGIL in Italia e nel mondo sono a disposizione, previo appuntamento, per le operazioni di invio all’INPS dei periodi di lavoro mancanti negli estratti contributivi.

Ci auguriamo che il tavolo di confronto richiesto dalle Confederazioni venga convocato al più presto e recepisca le istanze contenute nella lettera di richiesta, perché significherebbe aprire una interlocuzione attiva su un tema fortemente esposto sul versante del lavoro e dell’acceso all’assegno pensionistico in tempi certi e compatibili con le condizioni delle persone.